Pd, De Blasio: “Stop a vecchie liturgie. Foti? Polemiche inutili, vada avanti”

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“Ci dobbiamo augurare che non si vanifichino i sacrifici fatti negli ultimi giorni affinchè il partito possa essere più operativo sia attraverso il comitato di reggenza, sia attraverso l’ufficio tesseramento.”

Così Carmine De Blasio, ad una settimana dalla conferenza stampa in cui ha segnato il passo con il suo ruolo di segretario provinciale del Partito Democratico.

“Sarebbe un peccato – dichiara ad Irpinianews – se dopo il mio gesto di responsabilità si perdesse altro tempo per ragioni di utilità di aree.”

De Blasio, la scelta del sindaco Paolo Foti di nominare “autonomamente” i nuovi assessori ha sollevato ulteriori polemiche…

“Siamo in un momento di estrema emergenza a livello provinciale: le discussioni che, ad esempio, ci sono state sul Comune di Avellino non possono appartenere al dibattito in questo momento. Il sindaco ha fatto le sue scelte, è bene che l’Amministrazione guardi avanti cercando di cogliere i risultati che si attendono”.

Stamane si è riunito il Comitato che dovrà gestire la transizione del partito verso il Congresso. Qual è sua opinione?

“Ha fatto bene il segretario regionale Tartaglione ad accelerare la situazione per far partire subito il tesseramento ed entrare nella fase congressuale. Dopo le mie dimissioni ho provato a marginalizzare le polemiche, si inizi a lavorare in maniera costruttiva per il partito, un atteggiamento che però deve incontrare la disponibilità di tutti”.

Non è escluso che in fase precongressuale ci siano degli scossoni nell’area che fa riferimento a lei ed all’ex senatore Enzo De Luca…

“La mia appartenenza fa riferimento al territorio e a molti amministratori. Ci saranno occasioni di confronto, di discussione; certo è che non ci sono più le condizioni per ricorrere a vecchie liturgie che ci hanno già fatto pagare prezzi elevatissimi. In Irpinia nessuno ha l’esclusiva riguardo ad un messaggio di cambiamento, è un percorso che intendiamo attuare. Poi, ribadisco, non è mia intenzione personalizzare la vicenda politica.”

Cosa pensa dell’ormai imminente ingresso di Carlo Iannace nel Partito Democratico e del ruolo che il Consigliere regionale avrà nel prossimo Congresso?

“Voglio sottolineare che la vicinanza al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, unisce tutto il fronte che si è ritrovato vicino all’ex segretario provinciale. Quel 50% che non ha votato la sfiducia a Capriglia si riconosce convintamente nell’azione politica del presidente. Iannace è una personalità che sta mettendo in campo un impegno forte su alcune questioni a livello regionale. Avremo tante occasioni per confrontrarci, sussiste una visione aperta, un punto in comune è sicuramente la condivisione del percorso del Governatore della Campania”.

Crede alla possibilità della definizione di un’area Foti che comprenda il sindaco, il presidente dell’Alto Calore, Lello De Stefano ed il deputato D’Agostino?

“Non credo che al momento si pensi ad un’area Foti. Ritengo che il sindaco abbia vissuto un periodo di forte pressione e che abbia avuto la necessità di compiere delle scelte. Non credo stia costruendo la sua area nel Pd, non ho elementi che mi facciano pensare a questo. Credo sia interessato ad amministrare ad avere una relativa calma per concentrarsi e lavorare sulle questioni della città.”

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