Pd – Congresso cittadino: distanza tra le parti, verso il rinvio?

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Avellino – Congresso subito o posticipato? Nel bel mezzo della campagna elettorale per le regionali e a pochi giorni dalla possibile data (sabato 13 febbraio) in cui gli iscritti al Pd avellinese saranno chiamati a scegliere il successore di Barra alla segreteria cittadina, le posizioni e le motivazioni a supporto delle due proposte sembrano essere equipollenti.

NUOVI ASSETTI – E’ di ieri la proposta, rilanciata nel corso di un summit a piazza del Popolo dal mariniano Gennaro Romei, di “… chiudere la partita del congresso arrivando ad un accordo tra le varie sensibilità in campo”; un modo come un altro anche per mettere da parte le divisioni che ci sono nei circoli.
L’idea resta quella di celebrare l’assise tra sabato e lunedì prossimo. Successivamente verrebbero risolti i problemi relativi ai circoli, in particolare alla loro ridefinizione territoriale. Al fianco del segretario sono state previste le figure di due vicesegretari, un coordinatore dei circoli ed un segretario organizzativo. La direzione sarà composta, invece, da 30 componenti, anche se è immaginata la partecipazione ad essa di tutti i consiglieri comunali pur senza diritto di voto. I circoli territoriali saranno 4 ricoprendo, in maniera allargata, le zone delle vecchie circoscrizioni e partendo dalle presenze dei circoli territoriali già esistenti.

IL DIBATTITO – In questo senso occorre la condivisione di tutti. Ma a chiedere di posticipare il tutto a dopo le regionali sono i bersaniani, forti anche della spaccatura che si è creata all’interno del circolo con più tesserati, Laboratorio Democratico: “Siamo sempre stati scettici sullo svolgere il Congresso cittadino in piena campagna elettorale e con ancora da sciogliere il nodo delle liste – afferma Francesco Todisco – Rispetto alle tante spinte che sono pur pervenute attraverso i vari incontri, seguendo uno spirito di unitarietà e responsabilità abbiamo comunque provato a verificare le condizioni per arrivare a svolgere il Congresso. Ma le perplessità restano; gran parte del partito, così come gran parte di ‘Laboratorio’, partecipa a quella che è la nostra linea di pensiero. Se non c’è piena condivisione, allora meglio soffermarsi ed impegnarsi sulle regionali. Chiunque abbia voluto sperimentare un progetto di unitarietà, non può non rendersi conto che non esiste ad oggi una intesa, una stessa linea di pensiero tra tutti i circoli”.

Di segno opposto l’opinione in merito dell’assessore Livio Petitto: “Personalmente credo che per il percorso portato avanti sinora, sia tanto giusto quanto naturale procedere al Congresso subito. La città ha bisogno di un Pd cittadino che possa essere anche, e soprattutto, di supporto all’azione dell’Amministrazione comunale. Spero fino all’ultimo di poter raggiungere una intesa su un’unica mozione e di eleggere il nuovo segretario per acclamazione. D’altra parte, saremo pronti a fare la conta se dovesse essere necessario pur non comprendendo ancora le ragioni di chi, a tutti i costi, tenta di posticipare le elezioni”.

Importante sarà capire cosa emergerà oggi pomeriggio da via Tagliamento dove si insedierà la Commissione di Garanzia: all’ordine del giorno, tra le altre cose, l’approvazione dei regolamenti per i congressi di circolo. Si attende la risposta dei bersaniani alla proposta avanzata ieri da Romei e condivisa, almeno sulla carta, dall’area franceschini.

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