Pd Avellino, “ciaone” alle Primarie: Renzi chiude definitivamente

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Pasquale Manganiello – “Le Primarie le abbiamo già fatte per la leadership, non le faremo per i collegi. Là sceglieremo le persone più capaci per vincere.”

L’area De Luca e tutti coloro che nel Pd irpino chiedevano a gran voce le Primarie per la scelta dei candidati possono mettersi l’anima in pace. Matteo Renzi, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, ha chiuso definitivamente: la scelta dei candidati nei collegi uninominali ed i nomi che occuperanno i listini proporzionali saranno designati al Nazareno.

Una decisione che era nell’aria da tempo e che, in un certo senso, cozza con le aspettative di molti che, all’interno del Partito Democratico avellinese, volevano un confronto preventivo prima di competere contro le altre forze politiche alle elezioni di marzo, così come accaduto nel 2012.

Una linea netta e chiara quella di Matteo Renzi che interpone una scelta mirata nei collegi alla legittima aspirazione dei possibili candidati Pd desiderosi di misurare la propria consistenza elettorale sulla base dei voti del territorio. Un indirizzo strategico che potrebbe risentire dell’effetto boomerang: candidature calate dall’alto che potrebbero trovare diversa sostanza alla prova del voto, soprattutto contro candidati molto forti nei collegi uninominali, soprattutto in Irpinia, in particolare per quanto riguarda la coalizione di Centrodestra.

Renzi ha, inoltre, passato la palla a Piero Fassino sulla possibile intermediazione con la Sinistra di Bersani e D’Alema, una partita che sembra persa in partenza proprio per una questione di “spazio” nelle liste. In Irpinia i nomi in gioco sono tanti, le opportunità solo intercapedini: la realtà ci racconta di uno scontro duro che ha già fatto emergere i primi attriti con il Commissario Ermini che rischia di essere travolto dal gioco delle correnti. E siamo ancora all’inizio.