Pazienti in aumento da Landolfi e Rummo, il Moscati scrive ad Asl e Prefetto per il piano ricoveri e degenze

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Moscati di Avellino

Posti letto ai minimi, il direttore sanitario del Moscati Maria Concetta Conte scrive a Asl e, per conoscenza, al prefetto di Avellino Maria Tirone. Un’iniziativa preventiva per evitare punti di crisi e difficoltà a gestire pazienti, soprattutto cardiopatici.

La chiusura temporanea del reparto di radiologia di Solofra è solo uno dei campanelli di allarme che sono scattati negli ultimi giorni, complice anche il periodo estivo e gli inevitabili stop e rallentamenti per le ferie. Dal Moscati chiedono di evitare trasferimenti di ogni genere verso la struttura di Avellino, con il rischio di affollare il Pronto Soccorso in prima battuta e, successivamente, i singoli reparti.

Molti pazienti, una volta stabilizzati, possono essere tranquillamente assistiti al Landolfi. Stesso discorso per il “Rummo” di Benevento dove, causa rottura dell’angiografo, i pazienti con infarto miocardico acuto vengono trasferiti al Moscati per i necessari interventi chirurgici. La fase di degenza, però, sostengono dal Moscati, può e deve essere gestita dalla struttura sannita.

I pazienti “acuti”, una volta stabilizzati in seguito ad intervento chirurgico, devono tornare, è questa l’indicazione del Moscati, nella struttura di riferimento per la fase di degenza. Trattenerli ad Avellino vorrebbe dire sottrarre posti letto e complicare ulteriormente la gestione complessiva dei pazienti.

Al momento, presso la struttura ospedaliera, non si registrano situazioni di emergenza. L’iniziativa della dottoressa Conte, che coordina anche l’unità di crisi, è preventiva e finalizzata a migliorare il coordinamento tra le diverse strutture campane.