Sviluppo in sette mosse: patto per l’Irpinia tra imprese e sindacato. Rilanciare i temi dello sviluppo locale; ribadire la validità della contrattazione di secondo livello per migliorare la competitività delle imprese e favorire forme di partecipazione dei lavoratori; diffondere nuovi strumenti di welfare; adottare strategie di contrasto ai casi di dumping contrattuale in modo da contrastare il lavoro nero e pratiche illecite nelle attività esternalizzate o appaltate e sub appaltate; costruire in collaborazione con le istituzioni scolastiche percorsi sempre più precisi e strutturati che vadano in direzione di una moderna e adeguata formazione dei giovani per favorirne l’ingresso nel mondo della produzione; puntare in via prioritaria alla sostenibilità e alla compatibilità tra salvaguardia dell’ambiente, tutela della salute e presenza industriale; creazione di un osservatorio territoriale che abbia per obiettivo il monitoraggio dei nuovi fenomeni che investono il mondo del lavoro e l’evoluzione dello sviluppo (industria 4.0): sono questi i 7 punti su cui si fonda il “Documento per il rilancio del territorio” sottoscritto da Confindustria Avellino e dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil (leggi qui il testo completo dell’accordo).
Le parti hanno definito una piattaforma di reciproci impegni che ispireranno le proprie azioni, confermando la reciproca volontà a rafforzare il sistema di relazioni industriali per dare piena attuazione agli indirizzi sanciti a livello nazionale nel cosiddetto “Patto per la Fabbrica”, l’Accordo Interconfederale del 9 marzo scorso. Confindustria Avellino e le segreterie di Cgil, Cisl e Uil pongono così alla base del “Documento” gli importanti risultati ottenuti a livello provinciale attraverso gli strumenti di concertazione predisposti negli ultimi anni, che trovano riferimento nel Patto per lo sviluppo della Provincia di Avellino.