Patto per lo sviluppo: i sindacati attaccano Provincia e Comune

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Avellino – Cgil, Cisl e Uil denunciano il ritardo dell’Ente Provincia e del comune capoluogo nella convocazione del tavolo per il patto per lo sviluppo per l’Irpinia, iniziativa rilanciata dalle organizzazioni sindacali in occasione dello scorso primo maggio e inizialmente recepita dai due enti che si erano impegnati ad una immediata convocazione.
“Dopo oltre un mese –dichiarano Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Franco De Feo, rispettivamente segretari provinciali di CGIL, CISL e Uil – gli impegni sono stati completamente disattesi, mentre si assiste quotidianamente ad uno stillicidio di forze e risorse tutte proiettate per definire gli assetti di giunte e dei rapporti politici. Centrodestra e centrosinistra, di fatto – aggiungono i tre segretari – restano lontani dai problemi della gente e dell’Irpinia, non affrontano le questioni urgenti dello sviluppo e del lavoro, ignorano gli strumenti e le proposte che il sindacato avanza per fronteggiare la crisi economica in provincia di Avellino”.
CGIL, CISL e UIL sottolineano la necessità di riprendere al più presto il dialogo con le organizzazioni sindacali, recuperare la convocazione del tavolo per il patto per lo sviluppo, anche alla luce dei recenti tagli operati dalla Regione Campania, per quanto riguarda la sanità e alla luce delle delibere licenziate dalla giunta Caldoro, che nell’annullare i precedenti atti della giunta Bassolino, di fatto sospenderà anche le coperture occorrenti per gli ammortizzatori sociali, oltre ai fondi per i lavoratori del settore forestazione e delle comunità montane, i quali hanno già programmato uno sciopero per il giorno Venerdì, 18 giugno 2010, a Napoli, presso Palazzo Santa Lucia.
“I rappresentanti e istituzionali e politici della provincia di Avellino – dichiarano Petruzziello, Melchionna e De Feo – devono con urgenza assumersi le proprie responsabilità, dando seguito agli impegni presi con i sindacati e rilanciare tutte le strategie volte a fronteggiare la crisi e ricercare soluzioni per lo sviluppo dell’Irpinia, considerando – aggiungono – che i numeri della disoccupazione in Irpinia continuano ad aumentare soprattutto nel settore dell’industria, con l’apertura di altre fonti di vertenza nel settore metalmeccanico, dove alle situazioni drammatiche della Tecnostampi, della Cablauto, dell’Almec e della Fma si è aggiunta anche quella della IRIBUS.”
CGIL, CISL e UIL, inoltre illustrano le loro preoccupazioni per il blocco del finanziamento regionali dei 150 milioni per la bretella Lioni-Grottaminarda, che rischia di finire definitivamente tra i progetti mai attuati, dopo le difficoltà già registrate con il blocco dei fondi CIPE.

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