Avellino – Si terrà domattina, in prima convocazione, l’assemblea generale dell’Alto Calore Patrimonio e Infrastrutture, appuntamento al quale il presidente di una delle due entità nate dalle ceneri del vecchio consorzio idrico, Lucio Fierro, si presenterà dimissionario.
A tener banco nella seduta di domani il braccio di ferro in corso tra la ‘Servizi’ e la ‘Patrimonio’, guidate rispettivamente da Maselli e Fierro. Quest’ultimo, interpretazione politica a parte, ha ribadito, ancora una volta, di avere la necessità di comprendere quale sarà il futuro della Patrimonio e, in tal senso, di sentire il parere dei sindaci, soci dell’Ente.
“La Patrimonio – ha riferito la scorsa settimana Fierro – nasceva per avere la proprietà delle reti idriche. La mano pubblica è garanzia di tutela, quella tutela che un gestore privato non potrebbe assicurare. Adesso, rispetto a questa opzione, i sindaci possono anche cambiare idea. Allora, il mio compito è quello di mettere i soci, e quindi i sindaci, nelle condizioni di deliberare”.
Anche per questo motivo Fierro ha deciso di presentarsi dimissionario all’assemblea di domani. Non è mancato il botta e risposta con il ‘collega’ dell’Acs, Franco Maselli: “Il presidente della Servizi – ha ammesso Fierro – è l’unico che riesce a stare su 3 giornali diversi e con 3 ruoli diversi; si meraviglia se rispetto a progetti presentati proprio sulle reti, la Regione decide di bocciarli perché esprime dubbi legittimi sulla possibilità di riconoscere finanziamenti a chi non ha titolo per riceverli”. All’ordine del giorno dell’appuntamento di domani anche l’approvazione del bilancio. Ma bisognerà dare il via libera a quelli che sono gli indirizzi strategici ed è per rispetto verso l’opinione dei soci che Fierro dice di presentarsi con le sue dimissioni sul tavolo.
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