Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare molisano, i dati riportati dal Corriere della Sera sull’attivismo dei deputati al Parlamento Europeo. La classifica, sulla base di quanto certificato dal portale mepranking.eu, vede l’eurodeputato forzista al sedicesimo posto generale, sesto tra gli italiani per numero di iniziative presentate.
“Sono sicuramente soddisfatto di questi numeri – ha aggiunto Patriciello – anche perché non è semplice coniugare la mole di lavoro tra Bruxelles e Strasburgo con l’esigenza di essere sempre in contatto con il proprio collegio elettorale. Essere tra i primi del Parlamento Europeo per attivismo politico è certamente un buon segnale ma, ripeto, deve essere un punto di partenza e non di arrivo: il delicato momento politico ed economico che sta attraversando l’intera Unione Europea richiede una particolare attenzione e dedizione se si vuole davvero contribuire a risollevare le sorti dell’Europa. Statistiche a parte – ha spiegato Patriciello – ciò che conta è intensificare gli sforzi per migliorare la governance europea che, così com’è, non risponde più all’esigenza di dare il via ad una nuova stagione riformista di cui tanto ha bisogno l’intera UE. Al di là di tutto – ha concluso ironicamente l’eurodeputato forzista – sono contento che i dati citati dal Corriere della Sera abbiano anche una valenza sociale ed antropologica, smentendo nei fatti l’antipatico e falso luogo comune che vuole i meridionali agli ultimi posti per produttività nel mondo del lavoro”.