Paternopoli, si rinnova la tradizione de “La notte del lauro”

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L’Irpinia è una terra ricca di folklore e di numerose tradizioni che si rinnovano puntualmente ogni anno. A Paternopoli è il caso della Notte del Lauro.

E’ usanza,infatti, che la notte compresa tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua, i ragazzi (ma non solo) portino l’alloro alle fidanzate, mogli oppure semplicemente a ragazze di cui si e’ segretamente innamorati.

In dialetto locale l’alloro ( laurus nobilis,  pianta sacra ad Apollo)  viene detto lauro (come d’altronde veniva chiamato in latino). Di anno in anno si assiste alla creazione di singolari composizioni arricchite di fiori, uova pasquali e quant’altro suggerisca la  fantasia.

La Domenica Santa la maggior parte dei balconi, ingressi o giardini delle case,  sono ornate da tali composizioni e si gira per il paese per osservare l’operato notturno degli “artisti”.Ma non sempre la pianta protagonista è il lauro: se al suo posto si trova lo “sauco” (sambuco), si vuole intendere disprezzo verso la persona, bersaglio  del dono.

Ovviamente nessuno spera di alzarsi la mattina e trovare SAUCO  davanti alla propria abitazione. Comunque sia, la giornata del Sabato Santo sembra non finire mai e si assiste davvero ad uno spettacolo particolare, tutto a conferma che le tradizioni sono un patrimonio culturale e sociale davvero inestimabile.

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