Paternopoli – Nasce in Irpinia il presidio di Italia Nostra

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Nasce in Irpinia la sezione di Italia Nostra. “Un presidio – si legge nella nota di Andrea Di Silverio per Italia Nostra Irpinia – che si vuole rivolgere a tutti i cittadini, con l’ambizione di anteporre l’interesse generale a quello settoriale e locale, svolgendo se necessario un’azione di supplenza ne confronti dello Stato. L’Italia – intesa anche come patrimonio culturale, artistico e ambientale – non è di questo o di quello, non è delle istituzioni in astratto, di burocrazie e amministrazioni, ma è di tutti, senza distinzioni di ceto, di cultura o di appartenenza”.
Italia Nostra nasce il 29 ottobre 1955, con l’ambizione di mobilitare la società italiana per la tutela e la conservazione del patrimonio artistico e storico della nazione, come recita l’articolo 9 della Costituzione. Antonio Cederna definì i centri storici beni culturali e monumenti da tutelare. Giorgio Bassani affermava che il paesaggio rende l’Italia sacra al mondo. “Oggi si vede – prosegue la nota – come montagne e campagne siano state progressivamente fagocitate dall’urbanesimo selvaggio, dalle cave, dalle ridondanti torri eoliche industriali. Si è fatto poco per sviluppare altre fonti di energia rinnovabile come quella solare foto voltaica. Il pericolo è venuto dalle grandi opere tante volte inutili e antieconomiche, impopolari e devastanti”. Altro rischio, secondo l’organizzazione Onlus è costituito dalla demonizzazione ideologica: il chiaro riferimento è ai rifiuti. “Il termoconvettore – spiega Di Silverio – pur non risolvendo del tutto il problema, appare utile, anche se la prospettiva rimane la raccolta differenziata di filiera e un maggiore senso civico da parte di tutti. Il ministero per i beni e le attività culturali ha legittimato l’associazione a costituirsi parte civile e a ricorrere all’azione legale. La legge sui parchi e le aree protette ha visto il nostro contributo”. 50 sono gli anni di attività dell’organismo, con circa duecento sezioni. “Impegno – chiosa la nota – che ha fatto crescere l’attenzione per i problemi del territorio, della tutela e del restauro e promozione dei centri storici, del paesaggio e delle aree agricole, archeologiche, del mare, delle isole. Oggi addirittura vi è Europa Nostra, una federazione che raggruppa 40 paesi, riconosciuta come interlocutore dal Consiglio d’Europa, dall’UNESCO e dall’Unione Europea”.

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