Morra de Sanctis – Ha debuttato “Passeggiate di gusto, la memoria diventa turismo: dal De Sanctis alla gastronomia per scoprire l’Irpinia”. Una vivace ed interessante tavola rotonda ha dato il via al ciclo di eventi dal titolo “Passeggiate di gusto” inserito nelle azioni del Progetto Integrato Rurale Avellino ambito 3 “Itinerari irpini di pregio” di cui è soggetto responsabile attuatore la Comunità Montana Terminio Cervialto. Il primo appuntamento si è tenuto a Morra De Sanctis, presso l’aula consiliare. “La cucina letteraria dell’800”, questo il tema dell’evento che, partendo da alcune suggestioni legate alla tradizione culinaria, contenute anche in alcune pagine scritte da Francesco De Sanctis, ha inteso fare il punto su quella che è la prospettiva in termini turistici di un territorio di indiscutibile valore dal punto di vista storico e culturale. Al tavolo dei relatori, oltre ai rappresentanti istituzionali, rappresentanti del mondo della cultura e dell’imprenditoria. L’obiettivo era proprio quello di fornire una panoramica ampia ed esaustiva di quelle che sono le potenzialità di un territorio che ha scelto, tra le varie chiavi di lettura, anche quella turistica come prospettiva di sviluppo. “Iniziano da oggi – ha commentato Gerardo Capozza, sindaco di Morra De Sanctis – le celebrazioni per il 190esimo anniversario della nascita del De Sanctis. In questa sede non posso che ringraziare la Comunità Montana Terminio Cervialto, nella persona del suo presidente, per l’attenzione che sta ponendo verso questo territorio anche in termini di promozione. Grazie al Pir abbiamo ottenuto un finanziamento cospicuo pari a 700mila euro da utilizzare proprio per la promozione di attività turistiche. A questo punto tocca a noi avviare un progetto più ambizioso per la promozione del nostro territorio, anche grazie all’intervento dell’amministrazione provinciale”. A seguire l’intervento di Nicola Di Iorio, presidente della Terminio Cervialto, che è partito dai ringraziamenti al sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, per la sua presenza a Morra De Sanctis. “L’amministrazione galasso – ha commentato – sta giocando un ruolo importante perché sta portando avanti un progetto di riscoperta del suo centro storico che intende valorizzare non solo le emergenze architettoniche ma esaltare l’umanità di un luogo. Perché un centro storico non è solo fatto di cunicoli longobardi, ma è fatto di persone e di valori. sbaglia chi intende mummificare le pietre e fare un’operazione esclusivamente estetica”. A seguire il riferimento alla prospettiva. “Ora dobbiamo fare – ha continuato Di Iorio – un salto in avanti, anche attraverso la concertazione istituzionale, come stiamo facendo con l’Ept di Avellino, un ente che grazie alla guida illuminata di Barile sta facendo cose importanti. A noi tocca far crescere l’orgoglio di essere irpini nella consapevolezza di quello che è il nostro patrimonio di valori che costituisce di sicuro una distinzione nell’ambito regionale, ma è fondamentale valorizzare le differenze, le distinzioni, attraverso un dialogo costruttivo con la costa. Noi non intendiamo essere i cantinieri della Regione Campania, questo è inaccettabile. Serve uno sforzo in più per far crescere i numeri relativi agli arrivi e alle presenze sul nostro territorio. Si tratta di un risultato possibile solo se riusciamo a vivificare questo territorio che ha bisogno di eventi, di un calendario di manifestazioni e di iniziative che può essere venduto sul mercato turistico”. Di Iorio ha fatto riferimento al processo di internazionalizzazione del marchio Irpinia avviato da tempo dalla Terminio Cervialto, con un esplicito riferimento a chi nei giorni scorsi ha sollevato critiche al riguardo. “E’ un percorso – ha commentato – nel quale crediamo fortemente e che ci costa molto lavoro e molto impegno. Abbiamo scelto la strada della concertazione istituzionale e credo che su questo versante stiamo ottenendo risultati lusinghieri. E’ inaccettabile che tutto questo venga contrabbandato da qualcuno come sperpero di denaro pubblico. Di fronte a queste illazioni non possiamo far altro che attrezzarci in ogni modo per tutelare il nostro lavoro quotidiano che non può essere oggetto di mistificazioni così grossolane”. Si è soffermato sul valore della figura di De Sanctis il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso. “E’ al De Sanctis che dobbiamo la nascita di una scuola enologica – ha detto – che oggi è diventata facoltà di enologia. E’ al De Sanctis che dobbiamo la presenza di una linea ferroviaria che oggi viene convertita in tratta turistica. E’ questa la conferma della grande attualità del suo messaggio e della sua azione politica”. Galasso si è poi soffermato sul ruolo del capoluogo che deve essere riferimento e deve saper intercettare le istanze di tutto il territorio irpino. Un’occasione è di sicuro rappresentata dalla redazione del piano strategico che dovrà servire a valorizzare tutte le vocazioni e le eccellenze dell’Irpinia. A seguire l’intervento di Santino Barile, presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Avellino che ha annunciato l’arrivo in Irpinia di quaranta tour operator polacchi in occasione della borsa del turismo religioso di San Giovanni Rotondo. “Visiteranno – ha commentato Barile – Montevergine e Materdomini, ma anche altri luoghi simbolo dell’Irpinia in fatto di devozione. Si potranno gettare le basi per la vendita di pacchetti di tipo Incoming. Abbiamo scelto la Polonia perché Nazione in forte crescita e caratterizzata da una religiosità molto forte ed intensa”.Anche Barile non ha risparmiato critiche al capogruppo regionale di An, D’ercole: “Le sue – ha commentato – sono uscite improvvide di chi non ha capito qual è il ruolo che le Comunità Montane sono chiamate a svolgere perché parliamo di enti che devono da un lato salvaguardare il territorio, ma dall’altro lato devono promuoverlo in termini turistici. E’ questo il loro compito”. Interessante l’intervento di Romualdo Marandino, dirigente scolastico dell’istituto di istruzione secondaria “Francesco De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi che si è soffermato sulla prospettiva di utilizzare la cultura per finalità turistiche. “E’ una scommessa possibile – ha detto – ma quello che noto è che oggi manca la ricerca fatta in maniera seria, scientifica. Anche su De Sanctis registro eccessiva approssimazione, eccessiva disinvoltura. E questo mina fortemente lo spessore ed il valore delle attività culturali”. Sono inoltre intervenuti Mario Salzarulo, coordinatore del Gal Verde Irpinia, Michelangelo Lurgi, tour operator, Milena Lardieri, esperta di marketing territoriale, il giornalista enogastronomico Paolo De Cristofaro, Angelo Cobino, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Morra De Sanctis. A seguire la visita ai luoghi desanctisiani e la degustazione di prodotti tipici. Protagonista indiscusso è stato il ‘baccalà alla ualalegna’, piatto tipico per eccellenza di Morra De Sanctis. Le caratteristiche e la storia di questo piatto sono state illustrate dalla ristoratrice Carmela Del Priore. ‘Passeggiate di gusto’ riprende sabato, 26 maggio 2007. La seconda tappa si terrà a Conza Della Campania. l’iniziativa avrà per titolo “archeologia e gastronomia tra sanniti e romani”.
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