Marco Imbimbo – L’amministrazione trova i numeri per approvare il bilancio consolidato ma, come da prassi ormai, si tratta di una maggioranza risicata. Solo 13 infatti i voti a sostegno del documento contabile presentato dall’assessore alle finanze Maria Elena Iaverone, mentre dai banchi dell’opposizione si levano grida di denuncia. Non solo per questa maggioranza sempre più assente che rende «abusiva l’amministrazione Foti», come denuncia Giancarlo Giordano, ma anche per l’approvazione in sé che, secondo Dino Preziosi, sarebbe illegittima.
«Serve una seduta di consiglio ordinaria per approvare il Consolidato e non una straordinaria come quella odierna», tuona il capogruppo d’opposizione in Aula citando alcuni articoli del Tuel, a cui fa seguito la replica del segretario generale Riccardo Feola, secondo cui la seduta di consiglio sarebbe valida. Dal canto suo, Preziosi, si prepara ad inviare gli atti sia alla Procura che alla Corte dei Conti, anche in virtù di alcune discrepanze presenti nel documento contabile.
Le accuse che piovono dai banchi dell’opposizione non riguardano solo il documento contabile in questione, ma l’intera gestione della cosa pubblica. «Questa amministrazione non è stata in grado né di governare i processi né di programmare un modello di città – sottolinea Alberto Bilotta, capogruppo Udc – Sono stati ignorati completamente i problemi che gli avellinesi vivono quotidianamente sulle loro spalle. Oggi la città di Avellino non è più il capoluogo, lo vediamo con il PdZ ma anche con l’Area Vasta, questa entità indistinta che pensa solo ad accaparrarsi fondi ma senza fare nulla di concreto. I dati Caritas dicono che la povertà aumenta. Invece di tutelare gli interessi dei cittadini, si pensa a quelli delle piccole parti».
Critico anche Giancarlo Giordano che, dopo averlo dichiarato in prima convocazione, lo ribadisce in seconda: «Foti è sostenuto da una maggioranza che rischia di non mantenere il numero legale nemmeno in seconda convocazione. Una maggioranza tutta colore Pd, ma fatta di piccoli gruppetti che giocano a distinguersi e fare la finta opposizione. A cominciare da Gianluca Festa che fa l’oppositore di Foti, ma si fa eleggere alla Provincia e presidente di commissione, ovviamente restando in maggioranza. Si prende tutti i benefit e nessuna responsabilità».
Non solo Festa, perché i “gruppetti” in maggioranza sono tanti, come quelli che mettono «sotto ricatto un sindaco, cosa avvenuta a ogni bilancio, per nominare un assessore o ottenere altro. Trenta assessori cambiati sono record mondiale, altro che schiena dritta del sindaco, siamo alla deformità. Un contorsionista».
A finire al centro delle accuse è soprattutto il primo cittadino Foti che si ostina a «rimanere in carica in queste condizioni con un governo di minoranza, per sua stessa ammissione, ma questi sono governi sotto ricatto – chiosa Giordano – Non capisco perché siete così ostinati a governare vista la condizione di totale abusività. Sono tre anni che il bilancio passa con 11 voti, una vergogna».