Avellino – Hanno avuto inizio questa mattina, dopo il mandato conferito dalla Procura della Repubblica ad Asl e Arpac, le verifiche sulle balle di rifiuti depositate nell’area Asi di Pianodardine. Una verifica i cui risultati saranno resi noti non prima di due giorni. Nell’ordinanza di conferma del sequestro, infatti, la Procura aveva reso nota la presenza, nelle ecoballe, di rifiuti diversi da quelli previsti. L’approfondimento, dunque, si è reso necessario per eliminare ogni dubbio sui rifiuti giunti in Irpinia. Ma mentre a Pianodardine si lavora per chiarire la vicenda giudiziaria, la situazione sul fronte rifiuti in Irpinia non sembra migliorare. Dopo il blocco dei giorni scorsi, il Cdr lavora a singhiozzi. L’Asa, questa mattina, ha ripreso la raccolta ma sarà possibile sversare presso l’impianto irpino solo il quantitativo di rifiuti giornaliero: 70 tonnellate a fronte delle 700 che popolano le strade della sola Avellino. Una situazione che non sembra essere migliore neanche nel resto del territorio provinciale. Nella maggior parte dei comuni, infatti, i sacchetti di pattume restano, a dispetto delle temperature in aumento, nei cassettoni ai bordi delle strade generando olezzi e allarmando la cittadinanza per le precarie condizioni igienico sanitarie. La proposta degli ultimi giorni è giunta dall’assessore provinciale Bruno Fierro