
Avanzano i primi malumori e mugugni rispetto alla nuova composizione della giunta regionale. Disco verde per Caldoro da Cicchitto e Rotondi ma sono in molti a polemizzare. Particolarmente duro è il commento del sottosegretario del Pdl Pasquale Viespoli, vicinissimo al Presidente della Camera Gianfranco Fini che attacca frontalmente il Governatore Stefano Caldoro: “Più che alternativa sembra una giunta consociativa. Più che la prima giunta di centrodestra sembra una nuova giunta di centrosinistra. Imbarazzante e paradossale. Certamente è la giunta delle discriminazioni: di genere, di territorio, di partito. La presenza di una sola donna non solo è una vergogna sul piano politico ma soprattutto è una palese violazione dello spirito e della norma statutaria. Non posso credere che il presidente Berlusconi – ha concluso Viespoli – abbia potuto avallare un simile pasticcio”. Duro anche l’altro finiano doc Italo Bocchino: “La giunta regionale campana è assai deludente e non all’altezza delle qualità del Presidente Caldoro”. Perplessa anche la deputata sannita Nunzia De Girolamo che sull’esclusione di un rappresentante sannita nel nuovo esecutivo regionale si affida al “presidente Caldoro e al coordinatore regionale Cosentino convinta che “non deluderanno i sanniti, abbandonando i vecchi schemi politici di delegittimazione e noncuranza delle aree interne”. In caso contrario – ha continuato la Di Girolamo – “se ciò non dovesse accadere, ribadisco le posizioni già assunte e da subito lavorerò per un referendum per separarci dalla Campania che coinvolga il popolo, “stanco di essere figlio di una madre che continuamente rifiuta di proteggerlo e considerarlo parte integrante di un nucleo”. Il primo passo sarà quello di un incontro con il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, per concordare una linea di azione comune”. Lo scontro nel centrodestra e le polemiche che hanno accompagnato la costituzione della nuova giunta potrebbero trovare clamore nelle prossime ore con l’addio al Pdl dei consiglieri provinciali di Avellino, Giaquinto, De Conciliis, Stiscia, Gelormini, Ruggiero, Di Cecilia e Tirone. Si attendono dure prese di posizione anche del numero uno di Palazzo Caracciolo, il senatore Cosimo Sibilia invitato dalla base e dagli stessi consiglieri, a rappresentare ai vertici regionali e nazionali il forte disappunto assumendo anche “decisioni drastiche e clamorose in caso di diniego delle legittime richieste avanzate”. Anche il consigliere regionale della Campania Bianca D’Angelo, eletta nel Pdl con oltre 22mila voti di preferenza ha espresso il rammarico nei confronti delle scelte effettuate: “Resto interdetta nel constatare che come nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania anche in giunta la presenza femminile è mortificata con una sola donna presente su dodici assessori. Tutto ciò in palese sfregio dell’art. 46 dello Statuto regionale e della presenza di 15 donne in Consiglio Regionale di cui undici elette nel centrodestra. Mi chiedo se sia giusto per noi donne e naturalmente anche per il Ministro delle Pari Opportunità esprimere nel prossimo Consiglio regionale il gradimento a questo esecutivo così composto”. Perplessità e probabili prese di posizione anche da parte dei rappresentanti di Noi Sud e Mpa, Iannaccone e Ronghi in primis, che ventilano l’appoggio esterno per il non gradimento di alcune scelte napolicentriche e sulle linee programmatiche.