La Paris rottama Foti: “Mai pensato al Commissariamento ma dobbiamo delle scuse alla città”

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“Il futuro del Pd non si decide certo il 30 aprile, ma nei dieci anni di storia che abbiamo alle spalle e in quelli che ci attendono.”

Così Valentina Paris ieri, a margine dell’incontro “La democrazia che si organizza”.

“Non c’è nessun plebiscito pro Renzi, in questa fase c’è un pluralismo chiaro che vede affermarsi anche gli altri candidati.”

Gli strali della deputata irpina sono tutti per il sindaco Paolo Foti:

“La mia è un’amara constatazione che risale all’ultimo rimpasto di giunta quando il gruppo consiliare chiese dei suggerimenti al partito. Azzerare e ripartire era la mia idea, di tutto questo non vi è stato traccia. Non ho mai immaginato che i commissari potessero essere preferibili ai partiti nell’amministrare una città, ma avendo approvato lo scorso anno un bilancio in seconda convocazione con undici presenze a mantenere il numero legale, credo che l’unica valutazione da fare è che, questa fase, abbiamo politicamente poco da dare alla città a cui dobbiamo delle scuse”.

La Paris guarda al futuro del Pd provinciale:

“Celebrare il congresso prima dell’estate è un obiettivo da raggiungere.  Tessere online? Chi desidera aderire al Pd è sempre ben accetto. Certo è che se tutto questo avviene tra il 27 e il 28 febbraio, dubbi e sospetti diventano leciti. Rispettiamo tutti le regole interne.”