La Commissione per le Pari Opportunità, dell’Ordine degli Avvocati di Avellino ha approvato il Protocollo di intesa per la promozione di “strategie condivise” finalizzate alla diffusione dei principi di pari opportunità ed alla rimozione di ogni comportamento discriminatorio per ragioni di sesso nell’esercizio della professione forense con plauso del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Il Protocollo sarà sottoscritto domani, 20 ottobre, alle ore 12,30, dal Presidente del Tribunale Dott..Massimo Amodio, dal Procuratore della Repubblica dott. Angelo Di Popolo e dal Presidente della Commissione Tributaria Provinciale di Avellino. L’avv. Antonella Sorice, Presidente della CPO afferma che con il proprio lavoro la Commissione ha voluto affrontare il tema del legittimo impedimento nella professione forense poiché lo svolgere l’attività forense non garantisce gli stessi diritti nel caso di gravidanza e puerperio. “E’ acclarato – afferma il presidente Sorice – che per le donne avvocato, in questo foro numero considerevole, la prestazione professionale continua a essere un problema ed ad avere una battuta di arresto nel periodo di gravidanza-maternità con seri contraccolpi pratici. Di qui il convegno tenutosi presso il Carcere Borbonico lo scorso giugno intitolato “Il legittimo impedimento nella professione forense” che ha gettato le basi per la redazione di questo strumento, condiviso dagli operatori giudiziari per far fronte alle più frequenti questioni e difficoltà lavorative delle donne avvocato nello svolgimento della loro attività”. Il protocollo consiste nella regolamentazione volta a contemperare la tutela dell’ avvocato che si trovi in maternità, o in condizioni di allattamento, con il corretto andamento del processo in cui l’ avvocato è interessato. Si chiederà pertanto al magistrato la possibilità di valutare la richiesta, supportata da un certificato medico, di rinvio d’udienza tenuto conto della volontà delle parti e della urgenza Il documento, è frutto di uno stretto rapporto di collaborazione tra tutti gli operatori giudiziari, e deve essere considerato come un supporto alle donne avvocato per poter lavorare meglio e con maggiore funzionalità per non essere costrette ancora a scegliere tra il lavoro e la famiglia. L’Avv. Anita Russo, Vicepresidente della C.P.O., auspica che presto anche alle avvocate tributariste sia riconosciuto lo stato di gravidanza e maternità quale causa di legittimo impedimento a comparire alle udienze di trattazione del merito innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale. <
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