In un periodo in cui a tenere banco è la questione immigrati, lo sport, come per qualsiasi altra tematica sociale, si mette in prima linea per fornire risposte concrete al fenomeno. C’è chi infatti, venuto nel nostro paese circa otto anni fa insieme alla propria famiglia, si è integrato pienamente nella nostra realtà, fornendo anche un eccellenza nel proprio campo. Parliamo di Pape Ousmane Diop, classe ’92 provenienza This in Senegal che, aiutato dalla sezione AIA di Caserta, sta bruciando le tappe nel campo dell’arbitraggio dalle categorie minori fino all’Eccellenza Campana.
Si tratta infatti della prima volta che un direttore di gara di colore esordisce nel massimo campionato regionale, la gara in questione Sorrento Calcio e Scafatese, conclusasi col punteggio di 1-1. Partita gestita divinamente dall’esordiente, senza il rischio di cadere nel tranello dettato dall’emozione. Appena ventitré anni e tanta voglia di fare ancora meglio, l’anno prossimo probabilmente lo vedremo in Serie D, continuando a scalare le classifiche.
Ousmane è residente a San Nicola La Strada in provincia di Caserta e nel suo cammino ha intrecciato spesse volte anche le strade delle truppe irpine, in un paio di occasioni ha diretto infatti Vis Ariano e Virtus Avellino. Il presidente della sezione arbitrale casertana ha affermato più volte come il giovane sia il fiore all’occhiello della propria unità. Sempre con il fischietto al collo pronto ad imporsi, il giovane senegalese ha superato anche il razzismo, sono pochissimi gli arbitri di colore in Italia ma questo non deve frenare la sua carriera, ne tantomeno la sua crescita personale e professionale.