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Papaveri da oppio: la Finanza sequestra 410 piante sul Tricolle

Ariano Irpino – Sostanze stupefacenti e psicotrope: sequestrate dalla Guardia di Finanza 410 piante di papaveri da oppio per un totale di 1839 capsule. Il blitz delle Fiamme Gialle, guidate dal Colonnello Mario Imparato, ha fatto da epilogo ad una intensa attività sviluppata sul territorio ed in particolare sul Tricolle. Proprio nel Comune di Ariano Irpino è stata individuata un’area coltivata a papaver somniferum (meglio noto come “papavero da oppio”), anomala rispetto alla flora esistente nella zona. Dopo aver escluso l’eventualità che si trattasse di una nascita spontanea (nell’area individuata non esistono analoghe fioriture), i finanzieri sono intervenuti circoscrivendo l’intero fondo per risalire poi all’identificazione del proprietario. A conclusione della complessa opera, sono state estirpate e sottoposte a sequestro 410 piante di papavero, per un numero complessivo di ben 1.839 calici pronti per essere incisi.
In considerazione della circostanza che dal lattice delle capsule, incise prima della maturità, è possibile ricavare oppio (prodotto di partenza per l’ottenimento della morfina e, quindi, dell’eroina), la legislazione vigente prevede il sequestro del papavero laddove la concentrazione di principio attivo ivi contenuto superi dei limiti prefissati. Onde fornire all’autorità giudiziaria tutti gli elementi informativi del caso, alcune capsule sono state immediatamente inviate per le analisi di laboratorio a Salerno: la conferma della presenza di principio attivo degli oppiacei in limiti superiori rispetto a quanto previsto ha fatto immediatamente scattare la segnalazione per violazione all’articolo 73 (comma 1) del D.P.R. nr. 309/1990 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino del proprietario del fondo, tale M. N. di anni 64, nato e residente ad Ariano Irpino. La diffusione della notizia relativa al sequestro assume caratteri di particolare rilievo anche per la divulgazione della rilevanza penale che per legge è immediatamente discendente della coltivazione di papaver somniferum, un fiore che per inconsapevolezza può talvolta esser messo a coltura per la vivacità delle infiorescenze. Il papavero da oppio è infatti una pianta erbacea dal fiore con vivace colore dal rosso al lilla, radice a fittone e fusto eretto, di altezza generalmente non superiore ai 150 cm.. La fioritura avviene in giugno-agosto ed il frutto è una grande capsula che persiste anche dopo la maturazione. Il nome scientifico, che deriva da “Somnus” (dio greco protettore del sonno), ne sottolinea le proprietà narcotiche dovute all’ azione di vari alcaloidi (principalmente riconducibili alla morfina) presenti nell’oppio grezzo, la sostanza lattiginosa che viene secreta dalla capsula che caratterizza il papaver somniferum a seguito di incisioni longitudinali.

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