Le indimenticate bandiere dell’Avellino Calcio, Mauro Pantani e Mario Piga, promuovono la squadra di Massimo Rastelli dopo il successo di La Spezia.
Una prima promozione, l’Avellino di Massimo Rastelli l’ha già conquistata. E’ quella del cuore e dei sentimenti. Eroici, epici, storici sono gli aggettivi più gettonati sul web all’indomani dell’impresa del “Picco”.
Commenti di tifosi e appassionati che arrivano da tutto il mondo. Tra le tante, due voci in particolare hanno un sapore speciale, un sapore che viene da un passato mai dimenticato e che oggi riecheggia con forza.
Si tratta di Mauro Pantani e Mario Piga, indimenticate bandiere dell’Avellino d’altri tempi, quello che, per carattere, grinta e cuore, è sembrato rivedere in campo a La Spezia.
Il primo, protagonista della prima storica promozione in serie B del 1973, oggi vive a Lecce, il secondo, l’autore del gol a Marassi contro la Sampdoria che regalò la serie A, è tornato nella sua Sardegna.
Entrambi non hanno mai fatto mistero della loro fede biancoverde, anche a distanza di anni, anche da lontano.
“Grandi ragazzi: generosi, meravigliosi e combattenti”. Così Mauro Pantani accoglie il successo in Liguria sul suo profilo Facebook.
“Si è trattato di una guerra e non di una partita di calcio – continua – per responsabilità personali di un arbitro, Gavillucci, assolutamente deludente, che con un’espulsione immeritata ed illogica ha trasformato una gara piacevole e divertente in una lotta senza quartiere. E alla fine hanno vinto i giocatori con più attributi, i nostri. Come andrà alla prossima contro il Bologna non è dato sapere, ma certo questa sera i giovanotti di Rastelli hanno dato una dimostrazione di serietà e attaccamento alla maglia di assoluto rilievo. Grazie, centomila volte grazie, se l’impegno resterà quello di questa sera nessun traguardo ci è precluso”.
Un messaggio che trasmette un attaccamento viscerale ai colori biancoverdi, ma anche il carattere, il carisma di un uomo che, a distanza di anni, si sente ancora parte di un gruppo, di un popolo, di una terra, come testimonia quel “nessun traguardo CI è precluso”.
Poi la chiosa finale: “Scusatemi il cuore mi ha preso la mano, VI è precluso. E andiamo: una ciliegia tira l’altra!”
Gioia, soddisfazione, incitamento arrivano anche dalle parole che Mario Piga ha affidato a Facebook subito dopo la fine di Spezia-Avellino, a nome suo e del fratello Marco, anch’egli protagonista in biancoverde.
“Quello che ci auspicavamo io e Marco è successo. A La Spezia si è presentato l’Avellino di due mesi e mezzo fa, e per lo Spezia non c’è stato niente da fare. Oggi abbiamo rivisto il nostro grande Avellino, tanto cuore grande carattere e in tutti voi c’era la voglia di regalare questa grande vittoria ai nostri meravigliosi tifosi. Che dire della partita, ha vinto il collettivo siete stati tutti davvero bravi insieme al vostro allenatore e alla società. Solo chi ha grandi valori può portare a termine vittoriosamente una simile battaglia.
A me e a Marco avete fatto il più bel regalo che si potesse ricevere per il nostro compleanno che sarà fra tre giorni (il 29 maggio, giorno di Avellino-Bologna, ndr) grazie di cuore.
Però questa partita è già terminata e noi lo sappiamo bene bisogna subito concentrarsi al prossimo spareggio e solo superando il prossimo ostacolo potrà ancora di più essere esaltata questa grande battaglia vinta meritatamente sul campo.
Grazie davvero siete stati semplicemente fantastici e noi siamo orgogliosi di voi”.