Il ‘caso’ Armando Pantanelli sta per giungere al capolinea. Si è dissolta in una bolla di sapone la notizia del presunto coinvolgimento dell’estremo difensore biancoverde in scommesse relative alle gare del Catania, ex squadra di appartenenza. Mattia Grassiani legale del calciatore (e del terzino Falsini, in forza agli etnei) comunica che i suoi assistiti non sono indagati dalla Procura di Siracusa nell’ambito dell’inchiesta sulle partite ‘addomesticate’: “Prendiamo atto del contenuto della missiva del Procuratore Capo, dottor Roberto Campisi, che esclude, contrariamente a quanto pubblicato dal alcuni quotidiani, l’esistenza di indagini nei confronti dei miei due assistiti. Ho avanzato formale richiesta affinché i ragazzi siano ascoltati, in veste di testimoni, per apportare ogni contributo utile per raggiungere la verità. Inoltre, desidereremmo capire come possano essere trapelate notizie di tal portata riguardanti i due calciatori, nonché chi sia stato il responsabile della relativa diffusione”. Ma le parole del legale non si fermano qui: “Ho ricevuto dai due calciatori mandato a procedere in sede penale per la tutela dei loro diritti, attraverso un atto di querela nei confronti di tutti i responsabili per i reati che l’Autorità Giudiziaria ravviserà, mentre in sede civile mi avvarrò di atti di citazione finalizzati al risarcimento dei danni”. A questo punto il numero trentuno dei lupi dovrebbe essere più tranquillo, un bene per lui e per l’Avellino. La serenità di ogni singolo elemento della rosa in questo momento è la condizione più importante ed il fatto che questa brutta ‘voce’ non abbia trovato conferma è di sicuro un bene per una squadra alla ricerca dei primi punti stagionali. Adesso si spera che la dirigenza metta a posto la posizione dell’altro portiere in organico Raffaele Gragnaniello. Il contratto del numero uno partenopeo è in scadenza nel giugno del 2008 e si rischierebbe di perderlo a parametro zero. Sarebbe un errore madornale infatti lasciare senza nessun guadagno un calciatore di prospettiva, che per ciò che ha fatto lo scorso anno meriterebbe sicuramente un altro tipo di trattamento. Nove squadre sulle sue tracce, tante di B, una di A, ma la società ha più volte ribadito la propria volontà di puntare sull’ex capitano del Giugliano. Purtroppo questa intenzione, mostrata finora soltanto a parole, non si è tradotta in fatti. La riconoscenza, si sa, nel calcio non esiste più. Ma questo ragazzo per l’impegno e l’attaccamento mostrato lo scorso anno, giocando le quattro gare play-off con il mignolo della mano sinistra fratturata e alcune gare di campionato con un tutore alla bocca – dopo il brutto infortunio che l’ha visto perdere diversi denti – avrebbe bisogno di maggiore considerazione. Speriamo che a breve anche questa questione venga risolta. Ma a prescindere dalle notizie relative a quest’ultimo… la contesa per la maglia da titolare continuerà ancora per la giusta e sana competizione, forti stimoli che possono fare soltanto bene ad un gruppo che ha come unico grande obiettivo la permanenza in cadetteria.
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