Palio della Botte, vince ancora Contrada Tuoppolo

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Avellino – Contrada Tuoppolo non ha alcuna intenzione di cedere l’ambita e preziosa “botte d’oro”. Gianfranco Spiezia, Sergio Guerriero, Luigi Filippuzzi ed Antonio D’Argenio, i quattro bottaioli di Contrada Tuoppolo, infatti con 125 secondi sono riusciti a vincere, perdon, rivincere il “Palio della Botte”. 125 battiti sono bastati, agli atleti, di Rione San Tommaso e Rione Mazzini, per spingere una botte, di circa 2 quintali, con un bastone di ferro ricurvo dalla Chiesa di Monserrato fino alla fontana di Bellorofonte. Un tragitto lungo 600 metri circa e tutto in salita. A consegnare il trofeo è stato il Principe Caracciolo, Dario Bavaro, alla presenza del Sindaco Pino Galasso e dell’assessore alla Cultura Tony Iermano. Al secondo posto si è classificata Porta Beneventana con i bottaioli Tancredi Alfonso, Tancredi Antonio, Fabio Roca, Simone Luigi che hanno raggiunto 171 battiti, al terzo posto Terra con 172 battiti dei bottaioli Gerardo Melillo, Pasquale Maddaloni, Giovanni Capone, Tiziano D’Argenio, Porta Napoli con 179 battiti di Quaresima, Carrafiello, De Cunzo, Parco del Principe con 185 battiti, Porta Puglia con 226 battiti di Antonio Floriano, Giuseppe Loffredo, Silvio Iandolo, Michele Dello Russo, e al settimo posto Bellezze con i bottaioli Giuseppe Iodice, Stefano Vietri, Giuseppe Iannaccone, Gerardo Serino con 237 battiti. La dodicesima edizione del “Palio della Botte” è andata in scena ieri sera: alle 19 il corteo storico – il Principe Caracciolo Dario Bavaro, la Principessa Cristina Negrone, prima coppia (Guardasigilli) con Giuseppe De Stasio e Enza Pellecchia, la seconda coppia (con abiti di colore bordeaux) con Luca Caputo e Genny Davidde, la terza coppia (di abiti marrone) Antonio e Fiorella, Porta Palio Irma Donnarumma, Gran Cerimoniere Carmine Sena, il Giullare Emiliano De Cristoforo, la prima Guardia Troiano Rigombelli, la seconda Guardia Mario Zurzolo, il Priore Pietro Prezioso, il Portachiavi Antonella, l’Armigero Livio Sena ed il Portastendardo Gerardo Tancredi -, di rievocazione dell’epoca dei Caracciolo, ha attraversato il cuore antico della città. Circa cento i figuranti che hanno sfilato, in costume d’epoca, dalla Chiesa di Monserrato a Piazza Libertà per poi fermarsi al Duomo dove le sette contrade hanno omaggiato la Madonna. Alle 21 circa il corteo ha raggiunto Corso Umberto I e dopo gli spettacolari spari dei Trombonieri di Cava dei Tirreni e le esibizioni dei gruppi storici e degli sbandieratori “BRUNORE II” di Forlimpopoli e “LI SPARVIERI” di Bagnara di Romagna, il Principe Caracciolo ha dato inizio alla gara. I primi a gareggiare per conquistare la botte sono stati i bambini di Contrada Bellezze e di Porta Puglia che, giovedì sera, si erano classificati al primo e al secondo posto. A vincere sono stati i bambini di Porta Puglia con 58 secondi contro il minuto e 21 secondi degli avversari. La gara della botte è entrata, dunque, nel vivo alle 21.30 quando le sette Contrade cittadine si sono battute per vincere la dodicesima edizione. E mentre alle 23.30 circa è stata decretata la vittoria di Contrada Tuoppolo, Don Emilio Carbone ed i gruppi parrocchiali della Chiesa di Costantinopoli già stavano pensando all’edizione dell’anno prossimo che vedrà, questo è il sogno di Don Emilio, la partecipazione di tutte quelle contrade che dalla fine del 1500 fecero parte del Principato dei Caracciolo. Un sogno che, chissà, si realizzerà… prima o poi. (Emiliana Bolino)

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