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Palermo-Avellino 3-0, le pagelle

di Claudio De Vito, inviato a Palermo –  Non è bastata una buona prova di personalità a Palermo per evitare all’Avellino la sconfitta. Lupi spesso gradevoli sul piano della manovra e preferibili all’avversario ma troppo ingenui e timidi in alcune circostanze che hanno portato al gol il Palermo. Esterni offensivi in palla, Morero shock: i voti ai biancoverdi nelle pagelle di Irpinianews.

Lezzerini 6 – Trafitto da due rigori e da una conclusione in piena area, non può avere colpe. Tocca il penalty di Coronado, intuisce quello di Trajokovski ma gli undici metri gli dicono male.

Laverone 5.5 – Soffre il dinamismo, seppur ad intermittenza, di Aleesami. Quando può, sale sulla fascia ma con scarsa iniziativa. Partita più di sofferenza che di serenità la sua (17′ st Asencio 6 – L’impatto sul la gara è buono. Non trova la correzione in rete, svetta di testa con Pomini in presa e inventa per Ardemagni. Cerca di fare il possibile con il risultato già compromesso in larga parte).

Ngawa 5.5 – Chiude in ritardo su La Gumina che può infilare Lezzerini per il raddoppio rosanero. Sembra aver smarrito la sua solita freschezza già da qualche partita.

Morero 4 – Foscarini gli chiede esperienza nella guida del reparto difensivo. Lui lo ripaga con due rigori consegnati al Palermo, uno più regalato dell’altro. Con lui in difesa è un horror argentino.

Marchizza 5.5 – Rispoli è uno stantuffo, il difensore scuola Sassuolo adattato sulla fascia è lento. La solita prova coraggiosa con qualche cross nel primo tempo, ma nulla di esaltante.

Gavazzi 5.5 – Ricopre la bellezza di tre ruoli. All’inizio è in imbarazzo nella tonnara di centrocampo, poi Foscarini lo sposta a ridosso della punta e sembra poter decollare. Poi per esigenze tattiche fa addirittura il terzino. Uno e trino ma senza sussulti.

Di Tacchio 6.5 – Il suo contributo di sostanza si tocca con mano nella buona mezz’ora dell’Avellino dopo il vantaggio rosanero. Ha anche una doppia chance col piede sbagliato. Insomma giganteggia ma non dura fino in fondo.

De Risio 6 – C’è quasi sempre il suo zampino nei break biancoverdi in transizione attiva. Digilente a protezione della difesa con temperamento e tenacia.

Molina 6.5 – E’ stanco ma prova comunque a disorientare il diretto marcatore con le sue finte di corpo. Spreca a porta vuota per il possibile 1-1 immediato. Non si scoraggia e nel secondo tempo innesca le punte andando all’uno contro uno. Le pile  scariche lo fanno singhiozzare.

Ardemagni 6 – Ancora all’asciutto ma almeno questa volta si dà un gran da fare per impensierire la difesa avversaria. Pomini prima gli spalanca la porta con un’uscita a vuoto, poi compie un miracolo sulla sua zuccata. È certamente più tonico rispetto alla notte fonda del passato (43′ st Wilmots sv).

Vajushi 6.5 – La sua partita cambia quando trasloca a destra con tre iniziative una più interessante dell’altra per Ardemagni (due volte) e Di Tacchio. Nel tridente dimostra tutta la sua incisività (30′ st Cabezas sv).

 

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