Proseguono i lavori di restauro conservativo a Palazzo Trevisani, edificio storico di Corso Vittorio Emanuele II ad Avellino. Oggi 20 settembre non è un giorno come gli altri, perché gli avellinesi potranno vedere quale forma prenderà il palazzo ad opera completata.
Nella tarda mattinata, verso le 12.00, sarà calata una mesh che andrà a ricoprire l’intera facciata dell’immobile e sarà rappresentato il progetto finito e realizzato dagli ingegneri e architetti di Bono Ingegneria. Non più uno scheletro al centro della città, ma la prospettiva di vedere una immagine del palazzo corso.
Palazzo Trevisani trae il nome da una famiglia di Montella, che si trasferì nell’ottocento dello scorso secolo nella città capoluogo. L’immobile è uno dei più antichi presenti ad Avellino, che una volta affacciava su “Viale dei Pioppi” denominato dal 1863 Corso Vittorio Emanuele II. La struttura è un chiaro esempio di architettura ottocentesca.
Nel corso dei secoli l’edificio ha dovuto affrontare il bombardamento del 1943, ci furono dei danni che vennero riparati, così come non crollò sotto i violenti colpi del Terremoto del 1980. Dopo decenni di agonia Palazzo Trevisani sta iniziando a vedere la luce grazie alla progettazione di Bono Ingegneria, che attraverso un Restauro Conservativo restituirà a Palazzo Trevisani la sua configurazione originaria, utilizzando le tecniche tradizionali proprie del restauro e adottando materiali omologhi per caratteristiche agli esistenti, ma ben distinguibili. La mesh che verrà calata nella mattinata darà modo di illustrare la forma della facciata dell’edificio, che sarà finalmente restituito alla città di Avellino.