Marco Imbimbo – I lavori di restyling al Palazzetto dello Sport necessari per renderlo utilizzabile in vista delle Universiadi 2019 verranno completati dopo le Universiadi. Non si tratta di un refuso, ma del responso dell’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo di Città tra Comune, Sidigas e Aru, l’agenzia regionale per le Universiadi che si occupa dei lavori da effettuare negli impianti sportivi campani che ospiteranno le gare il prossimo anno. Intorno al tavolo c’erano, per il Comune, l’assessore allo Sport Donatella Buglione e il dirigente ai lavori pubblici Luigi Cicalese, la Scandone era rappresentata da Raffaele Verdicchio e Gaetano De Paola, mentre l’ingegnere Dell’Omo era presente per l’Aru.
La città di Avellino metterà a disposizione il Campo Coni, lo Stadio “Partenio-Lombardi” e il Palazzetto dello Sport, ma prima dovranno essere effettuati dei lavori di restyling sui tre impianti per circa 2,5 milioni di euro, interventi che gestirà l’Aru, ma che consentiranno di rendere più moderne le tre strutture.
Il problema principale riguarda il Palazzetto perchè, nel progetto redatto dal Comune, precisamente dalla scorsa amministrazione, si punta ad intervenire anche sul campo di gioco, tra rifacimento del parquet, installazione di un monitor a quattro facciate a soffitto, riqualificazione degli impianti. Lavori che, oggi, andrebbero ad accavallarsi con le partite della Scandone.
L’incontro di oggi è servito proprio a superare questo ostacolo, la soluzione proposta dal Comune è quella di avviare una parte dei lavori per poi sospenderli come spiega l’assessore allo Sport, Donatella Buglione: “Verranno effettuati prima i lavori esterni, poi verrà fatta una richiesta all’Aru per una sospensione dei lavori, per poi ultimarli a fine campionato o a fine Universiadi, in questo caso”.
Quella che sembra un forzatura, ovvero i lavori in vista delle Universiadi vengono completati dopo le Universiadi, troverebbe legittimità proprio nella stagione agonistica già in corso della Scandone: “Visto che c’è un campionato in corso, il palazzetto non può essere chiuso, sarà questa la motivazione della sospensione dei lavori – spiega Buglione. L’assicurazione che si può fare questa cosa ce la darà l’Aru appena riceverà la nostra nota”.
I lavori all’esterno, invece, potrebbero iniziare tra dieci giorni e riguarderanno il rifacimento dell’asfalto, i tornelli, le porte tagliafuoco. Inoltre la Sidigas avrebbe già dato il suo consenso a far effettuare subito i lavori alla tribuna stampa. “Gli altri interventi, per ora, sono esclusi – sottolinea Buglione. Il rifacimento del parquet è rinviato a fine Universiadi, insieme all’impianto elettrico, sonoro e il cubo con i monitor a soffitto”.
Se la soluzione è questa, resta il dubbio sul reale senso di una serie di lavori, del valore di oltre 700 mila euro, che verrebbe effettuata a manifestazione già ultimata. “L’Aru ha dichiarato che il Palazzetto attualmente può ospitare le Universiadi – spiega Buglione. Noi come amministrazione ci teniamo affinchè si facciano i lavori perché il Palazzetto è un bene che resta alla città, al di là della Sidigas che ci gioca, perché il Palazzetto è accessibile a tutti”.
Per quanto riguarda gli altri due impianti, Campo Coni e Stadio, non ci sono novità sull’inizio dei lavori: “Nel primo caso, l’Aru sta effettuando le verifiche di rito alla ditta appaltatrice. Per lo stadio ancora non ci hanno fornito indicazioni”.