GRAGNANIELLO 7- Bravo nella prima frazione di gioco a sventare in angolo un velenoso tiro di Toledo, non corre nessun pericolo nella ripresa.
D’ANDREA 6,5- Si fa sorprendere allo scadere del primo tempo da Mancini, cresce nella ripresa, quando imbavaglia gli avanti avversari.
PULEO 7- Letteralmente trasformato rispetto alle ultime uscite. Il difensore milanese è assoluto leader della retroguardia. Attento e preciso negli interventi. Nella ripresa si sgancia per dare una mano in fase offensiva. Sfortunato quando con una conclusione velenosa poco prima dell’80’ sfiora il palo alla destra di Barasso.
DE ANGELIS 6,5- Attento ed ordinato, l’esperto calciatore ex Salernitana e Genoa svolge senza particolari problemi il proprio compito.
AMETRANO 8- Cuore, anima, corsa e polmoni d’acciaio, questa in sostanza la prova dello stabiese. Lavora una miriade di palloni. Attacca e difende con la stessa costanza.
DI CECCO 7 – Fino a quanto riesce a restare in campo è di sicuro tra i migliori, pian piano sta ritrovando la forma del girone di andata. Imbavaglia Cejas e De Liguori. Se torna al top l’Avellino può stare tranquillo.
RICCIO 6,5- All’andata non aveva giocato dall’inizio per qualche acciacco di troppo, oggi il tecnico bergamasco lo rimanda nella mischia dall’inizio e lui non si fa trovare impreparato. Prezioso come sempre.
MORETTI 7 – Non disputa una grande gara, ma ha il merito di trascinare con l’ennesima prodezza l’Avellino in finale. Il voto è di incoraggiamento, con la speranza che possa risultare anche nei prossimi 180’ decisivo.
GRIECO 6,5 – Lucido e ispirato il numero dieci irpino svaria per l’intero fronte offensivo.
BIANCOLINO 7 – Lotta dal primo all’ultimo secondo su ogni pallone, lavora spesso di sponda per il partner di attacco. Si sacrifica.
EVACUO 6,5 – Buona anche la prova del centravanti di Pompei, cerca la rete ad inizio ripresa con un violento tiro che purtroppo trova sulla propria strada Barasso.
PORCARI 6,5-Entra subito in partita, porta energie fresche alla mediana. Nel finale prova ad involarsi verso la porta rossoblu senza fortuna.
GARZON 6 – Prova senza infamia e senza lode quella del biondo centrocampista.
ASCENZI SV.
VAVASSORI 7- Ha il merito di lasciare Moretti in campo nonostante la prova non brillante e i fischi di parte dello stadio. In alcuni frangenti la squadra riesce ad eseguire in pieno i propri dettami.
(Di Sabino Giannattasio)
Redazione Irpinia
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