Paganese-Avellino, Ignoffo torna all’antico con il gruppo quasi al completo

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di Claudio De Vito. Il sistema di gioco con la linea difensiva a quattro interpreti soltanto in corso d’opera. E’ la convinzione di Giovanni Ignoffo che per il derby ha intenzione di imboccare nuovamente la vecchia via della difesa a tre. Il tecnico biancoverde infatti dovrebbe rispolverare il 3-5-2 inaugurato proprio il 14 agosto a Pagani ma abbandonato già dopo il pesante k.o. interno con il Catania.

Si cambia dunque in favore di quello che in fase di non possesso diventa automaticamente un 5-3-2. Evidentemente Ignoffo lo ritiene idoneo per il tipo di partita da affrontare domenica e probabilmente può rappresentare un rilancio del modulo originario per il prosieguo della stagione. Copertura difensiva e densità in mediana maggiori gli obiettivi da conseguire.

Cambiamenti e sorrisi. Questi ultimi dettati dai recuperi di Diego Albadoro e Nermin Karic scesi in campo ieri contro la Berretti battuta 3-0. E proprio loro sono stati i protagonisti della terza marcatura: azione personale dell’attaccante che con una pregevole assistenza ha spalancato le porte del gol al centrocampista svedese. Di Simone De Marco e Alessandro Di Paolantonio dal dischetto le altre reti. Almeno da centrocampo in su c’è l’imbarazzo della scelta.

In difesa invece Ignoffo rischia di avere gli uomini contati per la linea a tre alla luce del secondo turno di stop di Julian Illanes e delle non perfette condizioni di Santiago Morero ai box anche ieri. Il capitano proverà il recupero fino all’ultimo, ma nell’attesa si fa strada il ritorno al centro della retroguardia di Walter Zullo scortato da Fallou Njie e Giuliano Laezza.

In mezzo al campo ora sono addirittura in tre a contendersi una maglia nel terzetto con Di Paolantonio e Rossetti. Karic ha dimostrato di essere in palla e potrebbe partire dal primo minuto scavalcando sia De Marco che Silvestri. Sugli esterni Celjak e Parisi. Anche in attacco non mancano le soluzioni con le tre punte a disposizione e Claudiu Micovschi pronto a ricoprire il ruolo di seconda punta decentrata sulla destra per sfruttare la giocata con il piede invertito a sostegno del compagno di reparto. Se dovesse confermare i suoi progressi tra oggi e domani, allora Albadoro verrebbe preferito a Charpentier.