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Ordigno bellico sotto il ponte della Ferriera, Avellino come Battipaglia: parte della città sarà evacuata

Ordigno bellico, summit in Prefettura

Alfredo Picariello – Ordigno bellico sotto il ponte della Ferriera, una parte della città dovrà essere evacuata. Stamane, presso la Prefettura di Avellino, nel corso di un summit ristretto, è stata avviata tutta l’attività necessaria per “liberare” quella zona del capoluogo irpino dove, alcune settimane fa, è stata rinvenuta una bomba della seconda guerra mondiale. La bomba è ancora lì ed essendo di grandi dimensioni non potrà essere rimossa o disinnescata senza far allontanare le persone che vivono nella zona. Ad Avellino succederà un po’ quello che è accaduto a Battipaglia lo scorso 8 settembre, quando furono evacuate oltre 36mila persone per il disinnesco di un ordigno bellico risalente alle seconda guerra mondiale.

“Sicuramente ci sarà l’evacuazione di una parte della città, ma non in tempi brevi”, afferma il Prefetto di Avellino, Maria Tirone. “Ci saranno ancora altre riunioni, quello di oggi è stato un incontro preliminare. Si tratta di un’attività molto complessa. La comunità avellinese sarà costantemente informata, sia sulla data dell’evacuazione sia sui comportamenti che si dovranno tenere in quella giornata che sarà ovviamente una domenica, per non creare ulteriori problemi alla popolazione. Non possiamo ancora fornire indicazioni precise sulla portata dell’evacuazione stessa, sull’ampiezza. Sarà il Genio Guastatori di Caserta a stabilire con esattezza. Ovviamente, nel corso dell’evacuazione, saranno adottate tutte le necessarie misure di sicurezza. Di certo ci saranno attività antisciacallaggio, ad esempio”.

L’ordigno, venuto fuori durante alcuni lavori che si stanno effettuando lungo il torrente Fenestrelle, ha una lunghezza di 80 centimetri ed un peso di mezzo quintale.

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