Opposizione pronta a sfiduciare Ciampi, ma il Pd tiene in vita i 5 Stelle

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Marco Imbimbo – Fiducia a tempo per l’amministrazione Ciampi, anzi forse è più corretto parlare di mozione di sfiducia in stand by. Quasi tutta l’opposizione consiliare è pronta a dare il ben servito al governo Ciampi, ma il Partito Democratico prende tempo. Da Cipriano a Preziosi, passando per “Avellino è popolare” e anche Forza Italia, sono tutti in attesa dei tempi dei consiglieri Pd. Eppure tutti i gruppi, che messi insieme raggiungono i 22 consiglieri, non nascondono la loro volontà di mettere fine all’amministrazione Ciampi, anche se con i dovuti distinguo.

Dieci consiglieri sarebbero pronti a firmare, subito, la mozione di sfiducia o le proprie dimissioni: gruppo “Mai più” (Luca Cipriano, Marietta Giordano e Leonardo Festa), i popolari (Nello Pizza, Nicola Giordano, Alberto Bilotta, Modestino Verrengia, Lino Pericolo), a cui si aggiungono Dino Preziosi e Nadia Arace. Pronto ad accodarsi anche Gianluca Gaeta, capogruppo di “Insieme protagonisti”, mentre l’altro componente, Stefano Luongo, non sembra intenzionato a sfiduciare Ciampi. Aperture in questa direzione arrivano anche dal gruppo “Forza Italia” (Ines Fruncillo e Lazzaro Iandolo). Ma i numeri non basterebbero, perchè servono almeno 17 firme, quindi diventa inevitabile l’apporto dei consiglieri dem, oggi suddivisi tra i gruppi “Pd” e “Davvero”.

Poco prima la fine dei lavori del Consiglio Comunale, sia Dino Preziosi che Luca Cipriano hanno confermato la loro intenzione di porre fine a questa esperienza amministrativa: “Invitiamo nuovamente l’Aula a presentare le dimissioni”, hanno spiegato, con il leader di Mai più che ha invitato il centrosinistra a “non aspettare le elezioni provinciali, dobbiamo agire subito nell’interesse della città”.

Ines Fruncillo, capogruppo “Forza Italia”, non chiude le porte: “Non saremo noi ad ostacolare una mozione di sfiducia. Siamo due consiglieri, se ci presentate un documento con almeno 15 firme, ci assoceremo anche noi per arrivare alla soglia minima di 17 consiglieri”. Nadia Arace (Si può) ha definito “stucchevole il giochetto del centrosinistra sulle dimissioni”, mentre Nello Pizza, capogruppo dei Popolari, ha bollato come “conclusa” l’amministrazione Ciampi. “E’ un treno arrivato al capolinea – spiega. Siamo pronti ad assumere qualsiasi decisione per mettere fine a tutto ciò”.

L’ultima parola, dunque, spetta, ai nove consiglieri iscritti al Partito Democratico, ripartiti tra “Davvero” e gruppo “Pd”. Ieri pomeriggio, prima del consiglio comunale, c’è stato un vertice a via Tagliamento per definire il modo in cui procedere. Il giudizio sull’amministrazione Ciampi è lo stesso degli altri gruppi d’opposizione: “Questa esperienza è arrivata al termine”. Ma prima di staccare la spina, verranno concessi altri 45 giorni di tempo, come spiegano Enza Ambrosone e Gianluca Festa, rispettivamente capogruppo “Pd” e “Davvero”.

“Abbiamo proposto all’Aula un breve periodo di tempo e di risolvere tre operazioni fondamentali per la città e per la futura amministrazione: 45 giorni di tempo per portare in Aula i Pics, il Consuntivo, e la Società consortile sul Piano di Zona. Chiediamo all’amministrazione di far arrivare in Consiglio questi argomenti, altrimenti la incalzeremo con una nostra proposta da mettere all’attenzione dei voti dell’Aula”. Una fiducia a termine, dunque, giusto il tempo di non lasciare in sospeso dei punti definiti come urgenti, per poi concentrarsi sulle nuove elezioni del prossimo giugno.