Avellino – Opere pubbliche in città: “progetti inutili e fermi al palo”. E’ l’attacco dei sindacati. In particolare Antonio Famiglietti della Fillea. “Con preoccupante cadenza, ormai, le opere pubbliche progettate per il comune capoluogo subiscono rinvii e blocchi. Il cantiere per la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele né è un esempio lampante. Anche i buoni propositi dell’amministrazione comunale, con la firma del protocollo di intesa, ormai, sono rimasti lettera morta, considerando che da 4 mesi, le organizzazioni sindacali di categoria non hanno il piacere di incontrare i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Avellino, per discutere degli interventi nel settore edile. Il 2007, stando alle dichiarazioni degli amministratori doveva essere l’anno del rilancio del settore, degli interventi volti a dare impulso e nuovo sviluppo alla città. Prima la crisi politica, poi l’alzata di scudi dei cittadini nei confronti di progetti non condivisi come il tunnel di piazza Garibaldi, pongono seri interrogativi sulla programmazione da parte dell’amministrazione per quanto riguarda le opere pubbliche. La Fillea prova sconcerto di fronte alla “navigazione a vista” della nave amministrativa e pur avendo sollecitato incontri al tavolo di concertazione, dopo 4 mesi dalla firma del protocollo, gli appelli sono caduti nel vuoto, senza alcun interessamento da parte degli assessori di riferimento. Non è dato sapere, inoltre, le modalità con cui si affidano gli appalti, il loro volume, e quale sia la ricaduta occupazionale sulla forza lavoro locale, dei cantieri che si sono aperti e che si spera si apriranno nei prossimi mesi. Ormai sono più le opere sognate ed immaginate, il tunnel, la metropolitana leggera, nuove strade di collegamento e parcheggi, che quelle a cui è stato dato corso. Ancora una volta, la Fillea, mettendo da parte ogni spirito polemico, che pure sarebbe ampiamente giustificato, invita il Comune di Avellino e la giunta Galasso a compiere un atto di trasparenza, invitando i sindacati a discutere, in via preventiva delle opere che si intendono mettere in cantiere. Qualche anno fa, infatti, sia solo per un’operazione di facciata, l’amministrazione era solita stilare un cronoprogramma delle opere pubbliche. Oggi, di fronte alla totale assenza di ogni riferimento, sarebbe auspicabile anche solo conoscere, quale intervento, dopo il cantiere fantasma di Corso Vittorio Emanuele, si è pensato per la città di Avellino. Argomenti e preoccupazione, che la Fillea domanda e si domanda, sono solo di interesse del sindacato, o coinvolgono anche gli operatori economici del settore come gli imprenditori edili locali, sempre più marginali agli interventi pubblici in città?”.
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