Operazione legalità, l’assessore: “Occupare abusivamente un’abitazione non è il metodo giusto per avere una casa”

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Alpi – Dietro ogni sfratto, ci sono diversi, e tanti, risvolti umani. Questo lo sa bene l’assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Abitative del Comune di Avellino, Marianna Mazza. Che, innanzitutto, ci mette la faccia, prestandosi alle domande dei giornalisti. Risponde sottovoce, a dimostrazione della delicatezza del momento. E’ presente allo sfratto di via de Capraris.

“Lo avevamo annuciato diverse volte, per noi è importante il ripristino della legalità”, afferma. “Però vorrei sottolineare che noi, oggi, non stiamo togliendo ma stiamo riconoscendo un diritto a chi lo vanta da tanti anni e che non gli è mai stato riconosciuto”. Le case dalle quali oggi sono stati sfrattati gli abusivi, infatti, saranno assegnate a persone che ne hanno il diritto. Per l’alloggio di Rione Parco, come dice lo stesso assessore, è stata subito contattata una famiglia di disabili di Avellino. Ma, come detto, sembra che ci stato un rifiuto da parte della famiglia per difficoltà oggettive.

“A breve – spiega l’assessore Mazza – ci sarà un tavolo tecnico che, con l’ausilio di esperti e dei sindacati, valuterà bene tutte le situazioni. Ovviamente occorrerà mettere mano alla graduatoria per le nuove assegnazioni”.

Gli sfratti di questa mattina partono da un lavoro che è stato avviato da lontano. “Sotto la regia della Prefettura di Avellino e dei Servizi Sociali – è sempre Mazza a parlare – è stato effettuato un censimento. E nessun elemento è stato sottovalutato. Abbiamo rispettato dei principi basiliari e siamo partiti da quelle persone che posseggono una seconda casa, quindi hanno un’alternativa abitativa, e che non hanno situazioni di fragilità. Diciamolo chiaramente, però: occupare abusivamente un’abitazione non è il metodo giusto per avere una casa”.