Operazione Garanzia, professionista passa dai domiciliari al carcere

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In data odierna, militari del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Avellino su richiesta di questo ufficio, nei confronti di una persona, nonché del sequestro preventivo di un ammontare complessivo di € 1.894.552,00 disposto nei confronti di sette soggetti, di cui due residenti in Roma, tutti indagati per i reati di malversazione in danno dello Stato, auto riciclaggio e riciclaggio.

L’odierno provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di articolate indagini dirette e coordinate da questa Procura della Repubblica ed eseguite dal Gruppo della G.d.F. di Avellino, che hanno avuto ad oggetto le movimentazioni finanziarie anomale poste in essere da un professionista, attinto dall’odierna misura cautelare in carcere, già precedentemente destinatario della restrizione inframuraria per altre condotte criminose commesse in danno dello Stato, in relazione all’erogazione di un finanziamento assistito dalla garanzia statale prestata dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, ex legge n. 662 del 1986.

In particolare, il professionista, legale rappresentante di una società, esercente l’attività di consulenza sulla sicurezza ed igiene dei posti di lavoro, aveva presentato a un istituto di credito, un piano di investimento finalizzato alla realizzazione di n. 15 unità mobili adibite a presidi infermieristici, per un valore complessivo dell’investimento pari ad euro 2.656.080,00, di cui 546.080,00 derivanti da risorse proprie.

Il programma di investimento veniva approvato e concesso dall’istituto finanziario per un importo pari ad euro 2.067.800,00.

Le indagini consentivano di acquisire elementi tali da far ritenere allo stato delle investigazioni che il programma di investimento non solo non veniva realizzato, ma che il denaro ricevuto a titolo di finanziamento veniva da subito destinato a finalità estranee al predetto piano d’investimento e utilizzato per scopi prettamente personali, quali acquisto di automobili, orologi di pregio, arredi, imbarcazione da diporto, attraverso plurimi trasferimenti a parenti e soggetti terzi, così ostacolandone la tracciabilità.

Gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza dal Comando Provinciale di Avellino hanno consentito di tracciare puntualmente i flussi finanziari e la destinazione effettiva delle somme, oggetto del finanziamento.