Avellino – L’attività di monitoraggio del territorio messa in atto dalla Guardia di Finanza di Avellino ha prodotto ottimi risultati. Nel prosieguo della collaborazione che il Colonnello Mario Imparato ha proficuamente avviato con la Direzione provinciale del Lavoro si è dato corso ad una importante ed articolata operazione congiunta, denominata Eggs, finalizzata alla repressione del fenomeno del lavoro nero e del sommerso in genere. L’operazione è stata preceduta da diverse riunioni info-operative, sia presso la Direzione Provinciale del Lavoro che alla sede del Comando di via Pontieri, incontri di carattere prettamente operativo ma anche di riflessione in relazione alla prassi di servizio consolidatasi a seguito dei primi sei mesi di applicazione delle disposizioni in tema di lavoro sommerso introdotte dal Decreto Legislativo nr. 81/2008 e dal Decreto Legge nr. 112/2008 nr. 112. Tenendo presente la pericolosità che, per quanto attiene il rispetto delle norme a contrasto del lavoro nero e del sommerso in genere viene attribuita in questo periodo dell’anno alle ditte che operano nel settore della produzione dolciaria per l’approssimarsi delle festività pasquali, si è dato inizialmente corso ad un attento monitoraggio di tutte le aziende operanti nello specifico comparto in tutta la provincia di Avellino per articolare un intervento che, contestualmente, ha avuto inizio ieri in tutta la provincia di Avellino. Quasi un centinaio gli uomini impegnati nell’operazione Eggs, con pattuglie composte da militari della Guardia di Finanza (61 unità) e Direzione Provinciale del Lavoro (27 funzionari) in modo da enfatizzare le rispettive professionalità, a beneficio dell’efficacia dei controlli. Gli interventi sono stati indirizzati nei confronti delle ditte di produzione dolciaria della provincia che più delle altre sembravano evidenziare caratteri di pericolosità, sia con riferimento al volume d’affari che per sulla scorta di ulteriori elementi informativi acquisiti. Più nel dettaglio, oggetto dei controlli, sono state 13 società o aziende aventi sede nei Comuni di Ospedaletto, Sperone, Mirabella Eclano, Grottaminarda, Venticano, Pietradefusi, Montemiletto, Lioni, Montella e Frigento. Per le Fiamme Gialle i reparti impegnati nell’operazione sono stati il Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino (agli ordini del Tenente Colonnello Maurizio Guarino), la Compagnia di Avellino (retta dal Capitano Salvatore Serra), la Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi (comandata dal Tenente Massimo Devito), la Tenenza di Ariano Irpino (agli ordini del Sottotenente Antonio Serra) e la Brigata di Baiano (retta dal Maresciallo Aiutante Marcello Daniele). Le pattuglie miste si sono presentate presso gli opifici preventivamente individuati dove sono stati avviati gli accertamenti necessari per verificare la regolarità delle posizioni dei lavoratori impiegati. Grande è stata la concitazione al momento dell’intervento presso le società: in alcuni casi sono stati visti darsi a precipitosa fuga diversi operai, alcuni dei quali prontamente riacciuffati dei militari appostati nelle vicinanze. Sono stati comunque identificati tutti i lavoratori presenti, “fotografando” la situazione esistente per poi procedere alla verifica documentale delle rispettive posizioni presso gli uffici amministrativi degli esercizi commerciali, con analisi delle rispettive posizioni anche ai fini previdenziali ed assistenziali. Al termine dei controlli, nel corso dei quali sono state verificate le posizioni di ben 122 operai/dipendenti. Quale prima immediata risposta la Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino ha adottato la misura della “sospensione dell’attività” per quanto riguarda due imprese aventi sede una in Pietradefusi ed una in Grottaminarda: la motivazione del provvedimento disposto rispecchia il dettame della legge che prevede tale sanzione laddove risulti impiegato personale “in nero” in misura superiore al 20 per cento (secondo quanto disposto dall’articolo 5 della Legge nr. 123/2007). A fronte della rilevazione di 13 lavoratori irregolari (10 dei quali completamente in nero), la Direzione Provinciale del Lavoro comminerà sanzioni per complessivi 45.483,37 euro.
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