Operai senza stipendi e i cantieri si fermano. A rischio il piano alloggi comunali

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Marco Imbimbo – La vicenda è di quelle delicate, sia perché ci sono lavoratori che non percepiscono gli stipendi da mesi, e sia perché, quei cantieri fermi, rischiano di avere ripercussioni su tutto il piano alloggi comunali predisposto da Palazzo di Città dopo l’estate.

La vertenza in questione riguarda i lavoratori della «Cincotti costruzioni» che ha in appalto la realizzazione di oltre cento alloggi comunali, tra via Capozzi, via Morelli e Silvati, Valle e via Francesco Tedesco. Da qualche giorno gli operai hanno incrociato le braccia a causa del mancato pagamento degli stipendi e hanno chiesto l’intervento del Comune, ma anche il confronto di ieri non ha sortito effetti.

Da un lato l’assessore ai lavori Pubblici Costantino Preziosi e il funzionario Giuseppe Valentino, dall’altro una delegazione di operai accompagnati da Anna Sgobbo, della Fillea Cgil. «Sono già due anni che va avanti questa storia, ad aprile siamo riusciti ad attuare il potere sostitutivo quindi il Comune faceva direttamente i mandati per pagare i lavoratori – spiega la sindacalista – Ogni volta che matura un s.a.l. (stato di avanzamento dei lavori, ndr) l’impresa deve dare l’ok al Comune per attuarle il potere sostitutivo».

Sull’ultimo stato di avanzamento dei lavori, però, è sorto un problema in quanto subito dopo è arrivato in Comune un atto di pignoramento da parte di un creditore della ditta. L’atto, depositato presso il Tribunale di Nocera, ha bloccato il pagamento degli stipendi da parte del Comune. «Il giudice sta verificando la situazione – prosegue la Sgobbo – prima di dare il via libera al pagamento degli stipendi».

La Cgil, però, non intende fermarsi e nei prossimi giorni preparerà una documentazione dettagliata, relativa alle mensilità arretrate degli operai che, in alcuni casi, arrivano anche a dieci. «Tra l’altro il pagamento relativo all’ultimo s.a.l., avrebbe comunque coperto gli stipendi solo fino ad agosto, restano i mesi successivi».

Oltre agli stipendi arretrati e il loro recupero, c’è il problema del futuro e capire se i lavori verranno portati avanti. «Questa è una cosa che deve valutare il Comune – precisa la sindacalista – ma non abbiamo potuto affrontarla perché manca il dirigente ai lavori pubblici, dobbiamo aspettare la nomina del suo successore. Noi intanto ci teniamo che gli operai possano tornare a lavorare e completare i cantieri, anche perché parliamo di case comunali quindi è importante consegnare gli alloggi alle persone, ma è chiaro che gli operai hanno diritto a ricevere gli stipendi. Il Comune deve decidere come andare avanti».

In ballo, infatti, oltre agli stipendi degli operai, c’è tutto il piano di 162 alloggi preparato dal Comune in cui, quelli in questione, sono parte principale. Il completamento di queste case serve a consentire la rotazione tra gli assegnatari, quindi spostare al loro interno gli inquilini di altri alloggi della città da riqualificare. E andare avanti in questo modo, fino a completare la riqualificazione del parco di edilizia pubblica residenziale avellinese, ma questo stop ai cantieri mette tutto in discussione. L’ente si ritrova così a dover fare i conti con l’ennesima vertenza cittadina, ma sempre quando esplode e mai prevenendola alla prima avvisaglia utile.