Omicidio Tornatore: via al processo, acquisita una lettera scritta dal carcere

0
285

E’ iniziato questa mattina, dopo oltre un anno, il processo sull’omicidio di Michele Tornatore, il 53enne ritrovato carbonizzato in una Nissan Almeira in una discarica a Contrada.

A comparire dinanzi ai giudici della Corte D’Assise il 54enne di Montoro accusato di concorso in omicidio e distruzione di cadavere aggravata dal metodo mafioso insieme a un 30enne di Fisciano.

Tornatore, in semilibertà, aveva lasciato la Casa Circondariale di Bellizzi il 4 aprile del 2016 per non farvi più ritorno. L’uomo aveva noleggiato un’auto con gps, l’aveva parcheggiata nell’area di sosta di un deposito di Montoro e proprio qui, secondo gli investigatori, sarebbe stato colpito da tre colpi d’arma da fuoco e poi trasportato nella discarica dove è stato dato alle fiamme.

Per uno dei due indagati è caduto, proprio prima del processo, l’aggravante mafioso, mentre in aula è stata acquisita una lettera che lo stesso imputato aveva scritto dal carcere in cui suggeriva ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino di effettuare un ulteriore sopralluogo nel capannone nel quale sarebbe avvenuto l’omicidio.

La prossima udienza è fissata al prossimo 6 giugno a mezzogiorno, quando verrà incaricato un perito di trascrivere alcune intercettazioni che potrebbero rivelarsi determinanti, poi saranno ascoltati i Carabinieri che hanno eseguito i rilievi nel capannone, il Comandante del Nucleo Investigativo Quintino Russo, il medico legale Carmen Sementa e due testimoni.