Omicidio Lippiello, un cappellino nel cortile del delitto: al Ris gli esami

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Omicidio Lippiello baiano

BAIANO- Un cappellino potrebbe rappresentare l’ulteriore svolta nelle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino sull’omicidio del cinquantaquattrenne Felice Lippiello.

A quanto emerge dalle indagini e dal materiale che i militari dell’Arma hanno inviato ai laboratori del Ris di Roma per cercare tracce utili ci sarebbe proprio un cappello da baseball rinvenuto nel corso del primo sopralluogo dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano. Un cappello che, a quanto pare, è stato già accertato dalle sommarie informazioni raccolte dai militari dell’Arma, non apparteneva alla vittima. L’ipotesi quindi è che possa appartenere all’autore dell’omicidio che lo avrebbe perso nel corso di una colluttazione con la vittima.

Per gli investigatori, coordinati dal pm della Procura di Avellino Vincenzo Toscano, potrebbe essere in uso al diciannovenne Francesco Crisci, uno dei presunti autori del delitto raggiunto lunedì dal decreto di fermo di indiziato di delitto di omicidio e detenzione di arma.

Ovviamente è ancora solo un’ipotesi, visto che saranno gli accertamenti dei laboratori del Ris a stabilire se all’interno del cappellino ci siano o meno tracce biologiche riconducibili ad uno dei due indagati. Sarebbe una prova che andrebbe a consolidare il quadro indiziario in mano agli inquirenti. Quadro indiziario che tra circa un’ora sarà al vaglio del Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio.

Alle undici, infatti, nel carcere di Bellizzi Irpino si terranno i due interrogatori di convalida del fermo firmato dal pm Toscano. I due indagati sono difesi dagli avvocati Antonio Falconieri e Maurizio Lo Sapio. In quella sede potranno chiarire la loro posizione.