BAIANO- Sono ore decisive per gli investigatori che stanno tentando di chiudere il cerchio sull’autore del ferimento mortale di Felice Lippiello, il cinquantaquattrenne già noto alle forze dell’ordine “ucciso” da un fendente alla coscia sinistra rivelatosi mortale nella serata di venerdì nel centro storico di Baiano, il quartiere dei “Vesuni’, in una delle stradine che collega al Corso del comune mandamentale.
Un lavoro di incrocio tra i dati che i militari del Nucleo Investigativo e del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano hanno iniziato a raccogliere sin dalle prime ore dopo che era stato trovato agonizzante ed è poi deceduto il cinquantaquattrenne. Si tratta dei video acquisiti nella mattinata di sabato dai militari dell’Arma di Baiano, quelli che riguardano le strade che collegano a Via De Santis, l’abitazione nel cui cortile è stato rinvenuto agonizzante Lippiello. Queste consegneranno un primo dato fondamentale: quando la vittima ha fatto rientro a casa e soprattutto se era da solo o è stato accompagnato in auto da qualcuno.
Questo è sicuramente un elemento che servirà anche a spiegare chi nella fascia oraria in cui si ipotizza sia avvenuto il delitto, può aver attraversato quella strada, magari intrattenendosi per qualche minuto, quelli cioè necessari per una lite ed il tragico ferimento.
Dalla valutazione di questo elemento sarebbero già state eseguite, prima negli uffici della Compagnia di Baiano e successivamente nel Comando Provinciale di Avellino in Via Brigata, alcune sit di persone che erano evidentemente transitate nella fascia oraria sospetta lungo Via De Santis. Riscontri che, quasi sicuramente saranno incrociati con le verifiche sui tabulati, che faranno anche tracciare quello che è stato l’ultimo percorso della vittima prima di finire agonizzante nel cortile del condominio dove abitava.
L’altro aspetto riguarda invece la ricostruzione delle ultime giornata di Lippiello. Anche per questo i militari del Nucleo Investigativo di Avellino hanno a lungo ascoltato anche i familiari del cinquantaquattrenne, in particolare la compagna. Non va dimenticato che è stata lei a dare l’allarme al 118. Forse Lippiello avrebbe potuto comunicare qualche problematica particolare nelle sue ultime ore? Se avesse avuto problemi o liti o qualsiasi tipo di pendenza con altri soggetti. Fondamentale saranno anche gli accertamenti autoptici.
Per ora a coordinare le indagini dei Carabinieri di Avellino c’e’ il sostituto procuratore Vincenzo Toscano. Sara’ lui a conferire l’incarico medico legale per stabilire un altro dato fondamentale: l’orario del ferimento del cinquantaquattrenne e soprattutto se un intervento celere avrebbe potuto salvare Lippiello. L’esame medico legale sulla salma del cinquantaquattrenne sarà conferito molto probabilmente a metà della prossima settimana.Anche quella (almeno la relazione post autopsia al pm) potrebbe dare elementi utili ai fini delle indagini. Ultimo dato è quello del contesto in cui si inserisce il ferimento mortale. Ci sono motivi personali o altro dietro alla possibile lite culminata nel ferimento rilevatosi poi mortale? Ed in particolare: perché non è stato prestato soccorso. Lippiello poteva salvarsi se condotto in tempo presso una struttura Ospedaliera? Tutte domande che attendono risposte.