BAIANO- Un prelievo di DNA con l’assistenza dei difensori, gli avvocati Antonio Falconieri e Francesco Pecchia, nei confronti dei due indagati per l’omicidio del cinquantenne Felice Lippiello, avvenuto lo scorso 6 febbraio a Baiano in Via De Santis.
Si tratta dell’ultimo atto di indagine disposto dalla Procura di Avellino nell’ambito dell’inchiesta sul delitto per cui sono stati arrestati Salvatore e Francesco Crisci, padre e figlio, che avrebbero avuto una lite con la vittima sfociata nell’accoltellamento rivelatosi fatale a causa della lesione dell’arteria femorale.
Il prelievo disposto dal pm che conduce le indagini, il sostituto Vincenzo Toscano, sarà necessario a confrontare le tracce biologiche rinvenute dai Carabinieri della Compagnia di Baiano e da quelli del Nucleo Investigativo di Avellino con alcuni reperti sul luogo del delitto. In particolare un cappellino da baseball che non apparteneva alla vittima, come accertato dai militari dell’Arma.
Intanto né il coltello, né il bastone che secondo le accuse i Crisci impugnavano al momento dell’arrivo a bordo della Fiat Panda che secondo le accuse era in uso ai due indagati, sono stati ancora rinvenuti dai Carabinieri. Tracce biologiche che saranno esaminate a breve evidentemente al Ris di Roma.
RIESAME IL GIORNO 8 MARZO
Intanto l’istanza di Riesame presentata dai legali dei due imputati per l’annullamento della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, sarà discussa davanti ai giudici dell’Ottava Sezione Penale del Tribunale del Riesame di Napoli venerdì 8 marzo. La difesa probabilmente punta a mettere in discussione la ricostruzione della vicenda, quantomeno anche la riqualificazione del fatto (anche in attesa della relazione medico legale)