Omicidio Gioia, la psicologa Rosa Bruno a colloquio con i genitori di Limata. La professionista – psicologo-psicoterapeuta, esperto in psicodiagnostica, neuropsicologia clinca e forense, in criminologia clinica – è stata nominata, come si ricorderà, circa una settimana fa dall’avvocato Rolando Iorio che difende Giovanni Limata accusato di aver ucciso a coltellate, nella sua abitazione, il 23 aprile del 2021, il 53enne Aldo Gioia, papà della sua ormai ex fidanzata, Elena Gioia, imputata anch’essa di concorso in omicidio aggravato.
Iorio ha nominato la dottoressa Bruno, demandondole il compito di effettuare una perizia psichiatrica su Giovanni Limata, che si trova richiuso nel carcere di Avellino dove ha tentato il suicidio per due volte. La psicologa sta avendo dei colloqui con il Limata presso la casa circondariale di Bellizzi. L’imputato ha incontrato sia l’avvocato Iorio che l’esperta.
Ma la dottoressa Bruno, per la complessità della vicenda, ha ascoltato anche i genitori del presunto assassino. Parlando con l’imputato, l’esperta non ha potuto ancora avere a disposizione tutti gli elementi utili al fine di effettuare una raccolta anamnestica dettagliata, quelle informazioni, cioè, che possano indirizzarla verso una diagnosi.
Limata, in particolare, avrebbe difficoltà nell’andare indietro nel tempo, a ricordare elementi del passato. L’ascolto dei genitori è stato utile alla dottoressa Bruno per ricostruire pezzi importanti della personalità dell’imputato.
La perizia che andrà ad effettuare la dottoressa Bruno sarà depositata dall’avvocato Iorio nel corso della prossima udienza, quella di mercoledì 29 marzo, del processo in corso dinanzi ai giudici della Corte di assise del Tribunale di Avellino.
Una relazione tecnica di parte che proverà a contraddire quella presentata dal consulente tecnico d’ufficio, il dottore Giuseppe Sciaudone, secondo il quale gli imputati, Limata e Gioia, sono entrambi capaci di intendere e di volere e partecipare coscientemente al processo.
L’avvocato Iorio ha nominato il perito, autorizzata dal Tribunale, con il mandato di discriminare la presenza di un disturbo e di valutare i possibili riverberi del disturbo sulla capacità di intendere e di volere del Limata nel momento in cui ha agito la condotta esaminata.
Aspetto centrale dell’analisi di Bruno sarà l’accertamento dello stato cognitivo generale ed, in particolare, l’efficienza delle funzioni esecutive, al fine di discriminare “se, come e quanto” l’eventuale presenza di un disturbo psichico abbia influito, in attinenza al livello qualitativo e quantitativo, sulla capacità intellettiva e volitiva del giovane di Cervinara.
Necessita, conseguentemente, una valutazione dimensionale funzionale, al fine di fornire un ausilio alla ricostruzione della criminodinamica e della criminogenesi, sempre allo scopo di valutare lo stato mentale al momento dell’atto criminoso.
Compito fortemente spinoso, inoltre, sarà la discriminazione della simulazione di malattia, delle strategie di manipolazione e delle strumentalizzazioni funzionali.
Dopo aver depositato la perizia, l’avvocato Iorio chiamerà in aula la dottoressa Bruno nell’udienza del 29 marzo. Sarà, molto probabilmente, un’udienza abbastanza tesa, visto che dovranno essere ascoltati tutti i consulenti di parte, quindi anche quelli nominati dagli altri avvocati.