Omicidio Bembo, la difesa: Sciarrillo estranei ai fatti, per Iannuzzi eccesso colposo di legittima difesa

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AVELLINO- Estraneità alle condotte contestate dei due fratelli Sciarrillo, per i quali sono identiche le posizioni processuali ed eccesso colposo di difesa per Niko Iannuzzi. Queste le conclusioni a cui e’ giunto, al termine di una arringa “fiume” , durata piu’ di quattro ore, il penalista Stefano Vozella, che insieme all’avvocato Gaetano Aufiero, compone il collegio difensivo dei tre presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo, il ventunenne di Mercogliano deceduto per le ferite riportate a Capodanno del 2023 da parte di Niko Iannuzzi, reo confesso del delitto e imputato davanti alla Corte di Assise insieme ai fratelli Lucamaria e Daniele Sciarrillo per omicidio aggravato dai futili motivi. La discussione del penalista Vozella si è basata, con conclusioni diverse rispetto alla requisitoria del pm Vincenzo Toscano sull’analisi pezzo per pezzo dell’istruttoria dibattimentale. A partire dai testimoni. “Inattendibili”. Questa la conclusione del penalista, che ha evidenziato anche da quali elementi si possa giungere a questo convincimento. “Abbiamo una parte dei testimoni che in qualche modo hanno tenuto fede a quanto dichiarato in fase di indagini preliminari, parlando di un aggressione unilaterale. Poi abbiamo testimoni più prudenti, che non ricordano, ma che non ricordano perche’ sanno che esiste un video. E’ vero, una aggressione unilaterale c’e’ stata. Quella subita dagli imputati, in quanto unici a riportare le ferite. I testimoni dimostrano la loro totale inattendibilita’. A partire da quella che è la testimonianza diretta, maggiormente caratterizzata dal contrasto con quello che emerge nel video. E’ uno di quei testimoni che si trincea dietro ai non ricordo. Ecco perché c’è un video, sapendo che qualcuno è intervento con calci e pugni durante la zuffa sceglie la prudenza. Sa che c’è il video e si trincera dietro i non ricordo. Viene negata un aggressione reciproca. Poi scopriamo che a sommarie informazioni ha detto una cosa diversa. Non è un teste attendibile, perché non ricorda non solo se lui stesso, intervenendo ha sferrato calci e pugni. Come fai a non ricordare? Perché sa che c’è un video. Abbiamo anche altre testimoni e altre testimoni”. Rispetto alle conclusioni rassegnate dalla parte civile Vozella ha ricordato al suo collega Santamaria che “il processo è certezza, verosimiglianza, non si può dire non possiamo escludere…e” una forzatura illegittima, perche’ non lo possiamo provare”. Poi torna ad un’altra testimonianza chiave. Un testimone che avrebbe visto colpire Bembo. Ma in aula si contraddice: “Come si fa a dire prima alla schiena e poi al collo, e poi di nuovo alla schiena. Ma a quante coltellate ha assistito nella sua vita. La scena dietro a quella vettura è confusa, perché c’erano più persone. La verità è che ha improvvisato. Ecco perché i testimoni sono inattendibili”. Per il penalista non c’è una differenza tra la posizione processuale di Daniele Sciarrillo rispetto al fratello Lucamaria. “Rimango convinto per motivi e i fatti di diritto che sono due posizioni uguali, l’ unica differenza è nel titolo cautelare e nelle lesioni. Daniele Sciarrillo, partiamo da un dato storico giudiziario. Vi e’ un giudicato cautelare per cui e’ esclusa la gravità indiziaria nei confronti di Daniele Sciarrillo. Un ordinanza che per la prima volta si confronta con il dato del video, nell’ ordinanza a fascicolo del dibattimento. Le riprese non confermano il suo ruolo attivo, nella parte in cui Iannuzzi colpisce il rivale. I due Sciarrillo tra l’altro sono imputati per una condotta che e’ stata tentato omicidio della povera vittima, quella per cui non e’ stato modificato il titolo cautelare. Questo giudizio cautelare la Procura non lo ha impugnato. Rispetto al giudicato cautelare non impugnato il dibattimento non ha dimostrato una partecipazione emotiva di Sciarrillo nella vicenda? Cosa ci restituisce il dibattimento. Sotto il profilo della condotta non c’è differenza tra i due Sciarrillo. Ritengo non vi sia concorso ne’ dell’uno ne” della altro nel delitto. Non vi sono certezze”. Anche perché, ha più volte sottolineato il penalista, nella requisitoria e nella ricostruzione fornita dal pm e dalle dichiarazioni dello stesso sostituto commissario Roberto De Fazio, non è possibile comprendere cosa e’ avvenuto nella parte finale, dietro alla vettura. Come non e’ possibile contestare agli imputati il concorso per il fatto che abbiano fatto perdere le proprie tracce: “hanno preso calci e pugni, a quella aggressione ho reagito male e ho avuto paura. Quando poi hanno compreso della gravità del fatto, sono rientrati e si sono costituiti. Bisogna verificare quello che e’ stato fatto prima e durante, non quello che e’ successo dopo, non si puo’ contestare un concorso su un aspetto che viene dopo. La Cassazione annullerebbe tutto”. Del resto i due Sciarrillo non avrebbero potuto conoscere l’uso che Iannuzzu avrebbe fatto del coltello. Per la posizione di Iannuzzi il penalista ha evidenziato come emerga un eccesso colposo di legittima difesa. Anche qui ci sono vari aspetti sottolineati da Vozzella, a partire da un dato scientifico: nessuna delle ferite inferte a Bembo era da punta. Un particolare che si aggiunge ad un altro dato, che ridimensiona quanto lo stesso pm Toscano aveva riferito in merito alle conclusioni del consulente di parte della difesa: il nostro consulente non ha detto che Bembo si è lanciato contro il coltello, ma che l’azione dinamica, come hanno scritto gli stessi consulenti del pubblico ministero, avrebbe potuto incidere sulla dinamica del ferimento”. Il pm ha escluso che ci fossero le condizioni per poter introdurre un ipotesi di eccesso di legittima difesa. Per Vozella i fatti dimostrano il contrario: Iannuzzi ha temuto, dopo essersi allontanato e aver ricevuto calci e pugni, oltre ad essere tirato fuori dalla macchina, che potesse essere di nuovo picchiato, anche perche dietro Bembo potevano giungere gli altri suoi amici. Qui c’è l’elemento che induce all’eccesso di legittima difesa. In aula, per la sentenza si torna il 15 gennaio.