Forse il gaming di oggi non sarebbe stato lo stesso senza la pandemia, senza quel periodo che ormai sembra già cancellato dalle nostre menti e che invece ci aveva rinchiuso in casa, tagliando i ponti delle relazioni, isolandoci. È qui infatti che si registra il primo grande salto del settore del gioco online, un picco che non si è mai abbassato e che anzi continua a raccogliere nuovi utenti.
Secondo la ricerca condotta dall’Osservatorio Italiano Esports insieme a Soprism, i gamers italiani sono oggi oltre 5 milioni. Un numero in costante aumento, che alimenta tendenze e mode di una vera e propria industria. La prima è quella della predilezione per lo streaming e per i contenuti video: il mondo del gaming è infatti legato in maniera molto forte a piattaforme come Twitch o You Tube, dove gamers esperti offrono consigli, suggerimenti, recensioni oppure condividono semplicemente le loro sessioni di gioco.
L’altra grande tendenza del mercato è quella dell’avvento dei giochi gratis, che hanno abbattuto le barriere economiche e hanno aperto a tutti la possibilità di giocare online. Un fenomeno che trova spazio anche nel mondo del gioco pubblico in Italia, con casinò online che offrono free spin, ovvero giri gratis, ai nuovi utenti. Uno strumento sempre più ricercato per testare le piattaforme e anche per provare nuovi titoli del panorama gambling.
Ma il gioco online è quello soprattutto dei multiplayer come Fortnite, League of Legends, Overwatch e Call of Duty, nomi che sono amatissimi in Italia soprattutto tra i più giovani, oppure dei tornei e delle competizioni di sport elettronici, che si trovano ormai sempre di più anche per la variante mobile. I giochi per smartphone sono ormai organizzati in competizioni come accade per Free Fire, Clash Royale, PUBG Mobile, contribuendo alla crescita della popolarità del settore eSport.
Un segmento, questo, che si deve leggere sotto la lente della passione ma anche delle nuove professionalità: sono sempre di più i giovani italiani che trovano lavoro come gamers professionisti oppure come esperti sviluppatore, tecnici, informatici. Perché il settore del gaming non è solo intrattenimento e tempo libero, è una voce importante per l’economia nazionale, basti pensare che solo nel 2021 il comparto dei videogame italiani ha generato un giro d’affari di oltre 2 miliardi e 240 milioni di euro, segnando una crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2020. Numeri che confermano una teoria: quello del gaming non è soltanto un gioco.
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