Sant’Antonio, in festa 2.500 avellinesi. Auguri a Tutti !

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sant' Antonio di Padova
sant' Antonio di Padova

Per oltre 2.500 avellinesi, il 13 giugno è il loro giorno, il giorno in cui si festeggia Sant’Antonio di Padova. Grande festa anche a Andretta, Bisaccia, Montefalcione e Pago del vallo di Lauro.

Proprio al Santo di Padova (che in realtà era originario di Lisbona, in Portogallo) la città, al pari di molti centri della provincia, ha da sempre avuto una forte devozione.

Non è un caso che, ad Avellino, Antonio sia, nella versione maschile, il nome più di diffuso in assoluto, con oltre 1.800 persone che risultano così registrate all’anagrafe, alle quali vanno aggiunte le circa 700 Antonia, Antonietta, Antonella e derivati.

In pratica, il 13 giugno ad Avellino sarà una grande festa.

E non solo: il Santo è Patrono dei Comuni di Andretta, Bisaccia, Montefalcione e Pago del vallo di Lauro.

In quasi tutte le famiglie ci sarà almeno un Antonio da festeggiare, un nome che è un evergreen del calendario e che è equamente distribuito per fasce di età, grazie al fascino che continua ad esercitare e alla intramontabile tradizione della “sepponta”, con il nome del nonno che viene imposto a quello del primo nipote maschio.

La festa, per così dire, civile va di pari passo con quella religiosa.

In quasi tutte le parrocchie irpine, il 13 giugno è una di quelle giornate intense dal punto di vista delle celebrazioni.

In città, in particolare, i festeggiamenti più sentiti sono quelli che si celebrano nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, di via degli Imbimbo, dedicata proprio al patrono patavino.

Qui, come in altre parrocchie in cui la venerazione del Santo è particolarmente forte (a Bonito, Fontanarosa, Grottaminarda e Rivottoli di Serino solo per citarne alcune) con la celebrazione della Santa Messa del 13 giugno si chiude la cosiddetta Tredicina a Sant’Antonio, un periodo di preparazione che precede il rito finale.

Tra le tradizioni più celebri legate alla figura di Sant’Antonio e che anche in città è particolarmente forte, c’è quella della benedizione del pane durante la celebrazione eucaristica che viene poi distribuito ai fedeli e consumato per devozione.

Un’usanza che è sicuramente legata all’iniziativa del “pane dei poveri”, che sta simboleggiare il dovere della carità, ma anche ad una sorta di “riconoscenza” nei confronti del Santo a cui in tanti si rivolgono per rivolgere le proprie preghiere.

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