Fatale al bomber del Bologna una serie di minacce tramite Whatsapp indirizzate al procuratore Fiorini. Coinvolto anche il Bologna a titolo di responsabilità oggettiva.
Sono arrivate le decisioni della Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale davanti al quale erano stati deferiti l’attaccante Daniele Cacia, l’agente Fifa Gianluca Fiorini ed il Bologna a titolo di responsabilità oggettiva.
I deferimenti del Procuratore Federale erano scattati a seguito dello scambio di offese ed ingiurie tra Cacia e Fiorini attraverso l’utilizzo della celebre applicazione Whatsapp, oltre che della funzione che consente di inviare i più tradizionali sms dal cellulare.
Il Tribunale ha accertato una serie di minacce che il centravanti rossoblu ha rivolto all’indirizzo del procuratore di calciatori, reo a suo volta di averlo provocato con alcune frasi pesanti riguardanti principalmente le performance sportive del suo interlocutore.
In sostanza, Cacia ha esagerato nell’ingiuria sfociata nella minaccia, che ha indotto il TFN ad infliggergli una giornata di squalifica, oltre a 6mila euro di ammenda, la stessa cifra che dovrà pagare il suo club.
Per Fiorini, invece, un mese di inibizione, sanzione di quattro volte inferiore a quella richiesta dalla Procura Federale, alla quale aveva presentato l’esposto.