Ofantina: le accuse di Di Milia a poche ore dalla Marcia della Vita

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Contro la morte, la marcia della vita.

Sull’Ofantina si ritroverà chi non riuscirà mai a chiudere la ferita. Ma forse a ritrovare un margine di serenità solo quando quella strada sarà messa in discussione. Non a parole. Sono i parenti di Giuseppe Salanitro 26 anni che convolato a nozze, dopo dieci giorni trova la morte nello schianto fatale con la sua Honda (Luogo della tragedia: San Potito 21 ottobre 2005), di Antonio Balestrieri 47enne (Luogo della tragedia: San Potito 24 agosto 2005); dell’81enne di Napoli (Luogo della tragedia: Lioni 4 agosto 2005); di Concetta Cifrondelli (Calabritto, 4 luglio 2005), di Vincenzo Di Chiara (Parolise, 12 giugno 2005), etc. etc. Sono quei familiari che hanno ‘scavalcato’ le Istituzioni affiggendo, all’indomani del Consiglio straordinario di San Potito, manifesti con le scritte: “Il prossimo potrai essere tu”. Non ci saranno solo loro, ma tutta la comunità e i primi cittadini di quell’hinterland ‘martoriato’. Al corteo funebre parteciperà anche l’assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici della Provincia di Avellino Giuseppe Di Milia. Che per la prima volta a muso duro attacca senza mezzi termini l’Anas, l’interprete “sordo”. E’ lui che questa mattina ha ricevuto la moglie e la mamma del giovane Salanitro.
“E’ stato un colloquio sincero tra persone informate sui fatti (l’attacco è diretto al sindaco Moricola, ndr). Ci sono dei punti critici che vanno modificati. A partire da una inadeguata segnaletica, all’ampliamento degli incroci, alla chiusura degli accessi laterali, al posizionamento delle barriere spartitraffico per evitare invasioni di carreggiata. Gli adeguamenti devono essere fatti dall’Anas che dovrebbe essere il nostro interprete. Putroppo parlare con i vertici o chi per essi è un’impresa titanica”.

Il sindaco Moricola ha attaccato l’Anas, la Provincia
e la Regione senza peli sulla lingua.

“Dobbiamo sapere di chi sono le competenze prima di dare ‘sentenze’ affrettate. Dobbiamo cercare di indirizzare sforzi verso gli attori veri. In questo caso è l’Anas, non la Provincia, né la Regione. Il tutto per evitare di perdere tempo. Si tratta di modifiche per le quali non è necessario nemmeno un grosso dispendio di risorse”.

Perché solo ora si fa un gran parlare di adeguamenti e soluzioni? Non si poteva, a suo avviso, intervenire prima?

“Adesso il numero delle vittime è aumentato”.

Domani i parenti delle vittime e tutte le comunità colpite dai lutti saranno al corteo funebre per far sentire la loro voce. Lei ci sarà?

“Come assessore ai Lavori Pubblici mi sento di dare la mia adesione anche per l’atteggiamento poco corretto dell’Anas sorda da sempre alle emergenze: quando ci sono disfunzioni, tipo l’emergenza neve, non si riesce mai a contattare chi di dovere. Questo non è consentito. Non siamo stati mai ricevuti dall’Anas. Mai una telefonata per essere informati sulle esigenze del territorio. Mai interpellati. E’ davvero una cosa strana, se non assurda. E’ possibile che non si ha l’esigenza di rapportarsi al territorio?”

Se l’Anas non si farà interprete di questa richiesta, come intende procedere essendo uno dei massimi interpreti provinciali in tema di sicurezza stradale?
“Manderò una delibera al Ministero dei Lavori Pubblici perché venticinque morti nel giro di un anno, sono davvero troppi”.
Attrezziamoci… prima che ci sia un’altra vittima.

PER NON DIMENTICARE: Moricola e l’ ‘affronto’ alle Istituzioni

Il sindaco di San Potito, Giuseppe Moricola: “Partiremo dal Ponte di Parolise alle 14.00. Ci fermeremo dove ha perso la vita il giovane Salanitro. Lì sarà depositata una corona per tutte le vittime. Aderiranno il Lisipo, i sindacati, forze sociali, parrocchie e sindaci. Abbiamo opportunamente informato i trentotto primi cittadini dei comuni dell’hinterland. Chiaramente non so chi aderirà. Speriamo tutti. Non abbiamo invitato i rappresentanti delle Istituzioni perché riteniamo che non ci dovrebbero essere adesioni alle marce quanto piuttosto adesione ai progetti”.

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