Occupazione Congresso americano, De Luca: “Trump andrebbe arrestato”. “Anche in Italia produttori di parole e niente altro”

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Quanto accaduto negli Stati Uniti, per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, “è una lezione anche per le classi dirigenti perché se questi fenomeni sono emersi, anche in Europa, è anche per la pochezza delle classi dirigenti altrimenti non avrebbero avuto tutto questo spazio”.

Per De Luca “purtroppo abbiamo classi dirigenti povere, vili, opportunistiche, che non hanno né qualità culturali e coraggio ideale”. “Anche in Italia ci sono produttori di parole e niente altro”, ha aggiunto.

“Ciò che è accaduto in America è qualcosa di sconvolgente, la più grande democrazia del mondo ha conosciuto un tentativo di colpo di stato da parte del presidente uscente”. Lo ha affermato sempre il presidente della Regione Campania durante la consueta diretta social del venerdì.

“Non possiamo parlare di altro, che di un tentativo di colpo di stato. Un presidente che lascia la carica e non riconosce i risultati elettorali riconosciuti da tutti e incita ad occupare il parlamento, che deve certificare la vittoria del nuovo capo dello stato, questo si definisce tentativo di colpo di stato, per il quale il protagonista dovrebbe essere immediatamente arrestato. Sono cose sconvolgenti – ribadisce De Luca -. Provate a immaginare che il parlamento italiano sia riunito a camere congiunte, Senato e Camera dei deputati per eleggere il presidente della Repubblica e qualcuno impedisca fisicamente l’elezione. Siamo allo squadrismo e davanti ad un esercizio di violenza che ha prodotto cinque morti e decine di feriti negli Stati Uniti d’America”.

“Siamo entrati in una fase di stanchezza della democrazia. I giovani sappiano che le democrazie possono anche morire”. “La democrazia conosce una fase di grande stamchezza e di nuova fragilità”.