Nusco – Poesia del Sud, l’Italia del 900 in ‘Foglie della memoria’

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Il 30 aprile, presso l’Auditorium del Palazzo Vescovile di Nusco, alle ore 17.00, in occasione del 1° Maggio – Festa del lavoro, il Centro di documentazione sulla poesia del Sud e l’Archivio storico CGIL Camera del Lavoro di Avellino organizzano la presentazione del libro “Foglie della memoria. L’Italia del Novecento nella Poesia del Novecento”, a cura di Vanni Pierini. Si tratta della diciannovesima giornata del Festival della Poesia dei Paesi del Mediterraneo.

L’opera, edita in collaborazione con la CGIL con il contributo della Compagnia di Assicurazione UNIPOL, è un vero e proprio unicum nel panorama letterario italiano, perché, attraverso le oltre quattrocentocinquanta liriche edite, di autori diversissimi tra loro, sia dal punto di vista poetico che ideologico, il curatore si è proposto di raccontare la storia d’Italia, del suo popolo e delle sue guerre, del potere e dei potenti di questo periodo storico definito “secolo breve”, della sua cultura, con le varie implicazioni di carattere religioso, politico, filosofico.
Dal punto di vista poetico, tra l’altro, Vanni Pierini compie una dichiarazione metodologica, che mi sembra particolarmente condivisibile, soprattutto per noi che ci proponiamo di stravolgere i canoni estetici tradizionali. Infatti, lo studioso e poeta marchigiano afferma: “… proprio l’inserimento di autori e testi poco frequentati dalla tradizione critica, a fianco di quelli ‘consolidati’, comporta, come conseguenza non preventivata, ma piuttosto interessante, una qualche messa in discussione di gerarchie troppo scontate”. Tra i poeti “sottovalutati” Pierini include Nino Oxilia, Agostino Richelmy, Giulio Trasanna, Mario Socrate, Maria De Lorenzo, Ariodante Marianni, Michele Parrella, Luigi Di Ruscio, Emilio Rentocchini e Claudio Damiani.
Inoltre, si è voluto proporre un quadro variegato della produzione poetica italiana, proprio perché si aveva l’obiettivo di contribuire “alla costruzione di un’identità culturale italiana unitaria e condivisa, nella quale le diversità e le contrapposizioni siano le naturali fondamenta, il presupposto stesso su cui erigere un edificio comune”.
Il libro è ricco di dieci sezioni, la prima dedicata al primo quindicennio del secolo, il secondo alla prima guerra mondiale, il terzo al fascismo, il quarto alla Resistenza, il quinto alla Liberazione e al “boom economico”, il sesto dal ’68 al delitto Moro, il settimo alla realtà dei nostri giorni. Quindi, il capitolo ottavo è dedicato al tema della città, mentre il nono, molto ricco, al mondo del lavoro, agli operai, agli impiegati, ai migranti, alle lotte sindacali, infine il decimo alle grandi questioni ideali.
Qui, vi sono poesie per tutti i gusti, da quelle classiche di D’Annunzio e Pascoli a quelle ermetiche di Montale o Gatto o Quasimodo o Luzi a Pavese e agli altri grandi del Novecento, da Pasolini a Scotellaro a Zanzotto a Sanguineti, a Danilo Dolci, a Vittorio Sereni, senza escludere nomi di cantautori quali Gaber, Tenco, Dalla, De Gregori, e persino Baglioni.

Saluti – Vincenzo Petruzziello, Segretario CGIL Camera del Lavoro di Avellino
Introduce – Gianni Marino – Direttore Archivio Storico CGIL Camera del lavoro di Avellino.
Intervengono – Paolo Speranza, Quaderni di Cinemasud; Giuseppe Iuliano, Centro di documentazione sulla poesia del Sud; Claudia Iandolo, Scrittrice; Paolo Saggese, Centro di documentazione sulla poesia del Sud; Generoso Picone, Il Mattino.
Modera – Elisa Forte

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