Nusco – Combattere la mafia: Sottili incontra gli studenti

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Nusco – Nella mattinata di ieri, presso l’Istituto scolastico comprensivo di Nusco, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino, il colonnello Giammarco Sottili, ha incontrato una rappresentanza di alunni dei Licei di Montella, Nusco e Caposele, per affrontare con loro il tema “La mafia: cos’è e come si combatte”. Il colonnello Sottili, dopo una breve introduzione sulla storia ed il modus operandi della criminalità organizzata, arricchita anche da numerosi esempi di vita vissuta e della sua personale esperienza professionale dei tanti anni di comando del Nucleo Investigativo di Catania e Palermo, ha risposto alle numerose domande di una platea giovane ma attenta ed intelligentemente incuriosita dall’argomento. I ragazzi hanno chiesto non solo come e se la mafia possa essere un giorno sconfitta, ma hanno voluto che Sottili esprimesse la sua opinione su cosa significhi essere carabinieri in Sicilia e al tempo stesso come la criminalità organizzata è vissuta e percepita dai Siciliani stessi. “Il primo passo nella lotta contro la mafia si concretizza quotidianamente nelle aule delle scuole, formando la cultura della legalità” è stata la significativa conclusione della prima parte dell’intervento. Sono, inoltre, state ricordate figure esemplari della lotta alla criminalità organizzata, come i giudici Falcone e Borsellino, Don Puglisi, Peppino Impastato ed il generale Dalla Chiesa, senza dimenticare i tanti rappresentati delle forze dell’ordine che hanno perso la vita in servizio. L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola – lezioni di costituzione” promosso dal “Liceo R. D’Aquino” consentendo, con la presenza del comandante Sottili, di avvicinare il mondo dei giovani al mondo delle Istituzioni, affrontando delle tematiche che sembrano a volte lontane ma con le quali i ragazzi si confrontano quotidianamente.
“La manifestazione – ha dichiarato la preside Paola di Natale – ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso educativo avente come finalità la creazione di una rete, il più possibile ampia, di soggetti interessati a promuovere lo sviluppo della cultura della legalità, che cooperino fattivamente per sollecitare nell’ambito territoriale una rinnovata attenzione ai valori e ai principi fissati nella legge più importante della Repubblica Italiana”.

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