“Nuovo Ordine di Zona”, ecco la mappa della Camorra in Irpinia

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Nella giornata odierna, il Ministero dell’Interno ha consegnato al Parlamento la relazione della Direzione Investigativa Antimafia, che traccia le mappe delle influenze malavitose che insistono in Italia, e dunque anche in Irpinia.

La mappa, da cui si denota la pressante presenza di almeno 4 potenti gruppi criminali nella Provincia di Avellino, fornisce chiaramente il quadro di una terra non immune alle oscure attività della malavita organizzata campana.

Come più volte ribadito dal Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, nonché dalle massime cariche militari della Provincia, l’Irpinia non è dunque un’isola felice.

Come riportato testualmente all’interno della relazione della D.I.A., per quanto riguarda la provincia di Avellino: “i gruppi di maggior spessore criminale si confermano i Cava e i Graziano, originari di Quindici, ed i Pagnozzi, famiglia che estende la propria influenza su parte del territorio di Benevento e di Caserta, con interessi illeciti anche nella Capitale. Sul territorio è presente anche il gruppo Genovese, nei cui confronti la D.I.A. di Salerno ha eseguito, nel mese di dicembre, la confisca di alcuni beni mobili nella disponibilità di un componente del sodalizio. Il Vallo di Lauro, la zona di Baiano, la Valle Caudina, l’Alta Irpinia, il comprensorio Montorese-Solofrano e la zona di Ariano, si confermano le aree dove più si avverte la presenza della criminalità organizzata”.

“Tra gli illeciti propri di queste organizzazioni, il traffico di sostanze stupefacenti, unitamente all’attività estorsiva, hanno assunto un ruolo determinante per l’affermazione e la sopravvivenza dei clan. Un’indagine dell’Arma dei Carabinieri, conclusa a novembre, ha fatto luce su un’associazione ben organizzata, attiva nei comuni di Gesualdo e Villamaina, in grado di far fronte alle richieste di stupefacenti provenienti dalle piazze di spaccio dell’Alta Irpinia e della Valle del Calore”.

“Non mancano, anche in questa realtà, ritenuta meno inquinata da un punto di vista criminale rispetto alle province di Napoli e Caserta, episodi di commistione tra gruppi camorristici e Istituzioni. Nei comuni di Baiano, Avella e aree limitrofe, l’operazione “Mandamento”, conclusa nel mese di settembre sempre dall’Arma dei Carabinieri, ha fatto luce sull’esistenza del sodalizio denominato “Nuovo Ordine di Zona”, in grado di condizionare l’operato della Pubblica Amministrazione locale, allo scopo di ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici con la complicità di funzionari comunali. Una successiva indagine della Polizia di Stato, conclusa a dicembre, ha invece accertato l’infiltrazione camorristica nel comune di Pago del Vallo di Lauro da parte del clan Cava”.