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Nuovi dubbi del M5S Ariano sull’assessore Manganiello

Dall’analisi della risposta di IrpiniAmbiente al Comune di Ariano (18 Aprile 2017 prot n 5287 e sulla scorta di alcuni documenti (“Verbali di accordo in sede aziendale” con tutte le sigle sindacali) che dimostrano come Manganiello rappresenta l’azienda nelle contrattazioni sindacali, emergono nuovi fondati dubbi sulla conferibilità e compatibilità dell’assessore.

Siamo consapevoli del fatto che parlare del caso Assessore Manganiello faccia venir l’orticaria per quante volte è stato affrontato. L’ultima, poco tempo fa, dal Consiglio comunale il quale ha deliberato, con il voto compatto di tutta la maggioranza e sposando in pieno ciò che sostiene IrpiniAmbiente, che Manganiello non è un Dirigente di IrpiniAmbiente e quindi può fare l’Assessore.

Questa tesi è confutata e resa poco credibile dagli stessi argomenti utilizzati dalla Società per renderla credibile.

Procediamo per gradi nella lettura ragionata di questa comunicazione di IrpiniAmbiente:

Il primo argomento viene dichiarato subito: “ si precisa e ribadisce che il sig. Manganiello non ha mai assunto poteri di rappresentanza dell’Ente, i quali competono in via esclusiva all’Amministratore Unico e che non possono essere confusi con l’occasionale rappresentanza della società in occasioni di eventi o ricorrenze istituzionali”

La nostra prima obiezione è che tutto ciò, non sembra corrisponde al vero perché le contrattazioni sindacali di secondo livello ( quelle che avvengono in Azienda) e la firma su accordi in sede aziendale con tutte le sigle sindacali non possono di certo essere “confusi con […] eventi e ricorrenze”. Mario Manganello rappresenta IrpiniAmbiente e lo fa perché è Responsabile del Personale, ciò è dimostrato proprio dai Verbali di accordo in sede aziendale con i sindacati, in cui si legge al punto 1) che “ La Società IrpiniAmbiente SpA, si costituisce nella persona dell’A.D., del Direttore Generale e del Responsabile del personale dott. Manganiello”.Questo significa che nella contrattazione con i sindacati IrpiniAmbiente viene rappresentata e si costituisce nella persona del dott. Manganiello.

Lo stesso contratto di lavoro nazionale dei dipendenti, utilizzato da IrpiniAmbiente come secondo argomento a sostegno del fatto che Manganiello “non svolge alcun ruolo dirigenziale o ricopre cariche nella società stessa” sembra smentire in modo categorico questa tesi.

Dopo anni di richieste possiamo finalmente sapere che Manganiello è inquadrato all’8° Livello e nella relativa declaratoria contrattuale riportata dalla stessa Irpiniambiente, al primo rigo, si legge “ Lavoratori aventi funzioni direttive”. E’ mai possibile che nessun consigliere di maggioranza abbia letto questo rigo? Ci sembra sufficientemente chiaro al punto da poterne elaborare un sillogismo aristotelico: tutti i lavoratori inquadrati nell’8° Livello hanno funzioni direttive (premessa); Manganiello è un lavoratore dell’8° livello quindi, se ne deduce in modo logico che, Manganiello ha funzioni direttive(conclusione).

La maggioranza ha invece preso per buona l’interpretazione secondo cui nella declaratoria “del resto non si legge alcun potere di rappresentanza” Ciò non appare vero proprio se si legge per intero la declaratoria dell’8° livello in cui oltre ad affermare che in questo livello sono collocati quei “lavoratori aventi funzioni direttive” si legge anche che essi sono […] “preposti alla guida e al controllo di una struttura rilevante per peso strategico e dimensionale”

Manganiello quindi non solo ha funzioni direttive, nonostante IrpiniAmbiente afferma che “non svolge alcun ruolo direttivo”, ma possiede anche un ampio potere decisionale in ambiti strategici della Società, come l’assunzione e la gestione di tutti gli impiegati.

IrpiniAmbiente non afferma mai che Manganiello è Responsabile del Personale e sottolinea che è Responsabile Amministrativo e da poco anche Responsabile della corruzione e trasparenza. Quest’ultima nomina doveva essere il terzo argomento che metteva a riparo Manganiello da ogni accusa di inconvertibilità o incompatibilità. IrpiniAmbiente, nella stessa missiva condivisa da tutta la maggioranza, afferma che è stata fatta questa nomina proprio perché Manganiello, non svolge alcun ruolo e/o opera con quei settori a rischio corruzione”.

La nomina a Responsabile della corruzione e della Trasparenza oltre a sembrare una barzelletta perché è stato proprio Manganiello a non pubblicare sul sito trasparenza tuttiociò che impone il d. lgs 39/13 facendolo solo dopo le nostre pressioni, fa sorgere seri dubbi sulla sua legittimità, per lo stesso motivo per cui sarebbe incompatibile con la carica di assessore e cioè perché Manganiello ha un ruolo direttivo in ambiti strategici della Società IrpiniAmbiente.

Detto ciò ora tocca ai consiglieri di maggioranza farsi un esame di coscienza e valutare se è giunto il momento, dopo quasi 4 anni, di affrontare in modo trasparente se Manganiello, considerato l’incarico direttivo e di rappresentanza che ricopre in IrpiniAmbiente, può ricoprire senza violare la legge anche l’incarico di Assessore di un comune che finanzia IrpiniAmbiente per il servizio svolto sul nostro territorio.

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