Dal professore Raffaele Scarpellino, di “Cittadinanzattiva” di Ariano Irpino, riceviamo e pubblichiamo
Con nota del 7/10/2021 la ASL AV ha comunicato che dal 10 ottobre ripartiranno le attività di Screening oncologici gratuiti per la prevenzione del tumore della Cervice uterina, della Mammella e del Colon, al fine di prevenire l’insorgenza e garantire una diagnosi precoce dei principali tumori che colpiscono la popolazione adulta.
Richiamata la nostra precedente richiesta del 19 maggio 2021 nella quale, oltre ad esprimere considerazioni sul ritardo della ripartenza degli screening e sul mancato coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) , si chiedeva, ai sensi del DCA 14/2014, l’integrazione di un rappresentante di associazione di pazienti nel nucleo di coordinamento operativo, alla quale come al solito la ASL AV non ha fornito alcun riscontro.
Così come organizzato, soprattutto per lo screening del colon retto le percentuali di adesione difficilmente raggiungeranno il 25% come richiesto dalla DGRC n.1046/2016, e resteranno molto al disotto del 50% raggiunto del centro Italia, o del 60% già ottenuto al nord.
Escludere dalla distribuzione le farmacie territoriali e concentrarla nelle sedi dei Distretti Sanitari (D.S.) presuppone che un cittadino di età compresa tra 50 e74 anni, da solo o, presumibilmente, accompagnato, si deve recare dal paese dove risiede alla sede del D.S. per ritirare il Kit e ritornarci per la consegna dello stesso.
Veramente pensate che senza una efficiente distribuzione dei kit con la collaborazione delle farmacie territoriali, distribuite su tutto il territorio, si potranno raggiungere le percentuali richieste dai LEA?
Non si comprende di conseguenza l’ipotesi di assegnare per l’anno 2021 un budget di € 9.866,00 agli autisti per consegna e ritiro materiali vari/kit, ed € 8.000,00 ai D.S. per la distribuzione e il ritiro dei kit.
Per quanto esposto si chiede di sapere per quali motivazioni, nonostante le reiterate richieste inoltrate da Cittadinanzattiva, in dispregio di specifiche disposizioni regionali, non si integri il nucleo di coordinamento operativo con un rappresentante di associazione di pazienti.