Per quanto lo si voglia negare, qualsiasi italiano ha in sé la tendenza a non opporsi alle superstizioni che da secoli rendono unica la nostra cultura soprattutto quando ci sono matrimoni in vista.
Di regole pagane da elencare in questi casi sono molteplici ma pochi si focalizzano sul vero e proprio punto di partenza di un’unione: la data.
A tal proposito, famosa è la frase che dice: “Di Venere e di Marte né si sposa né si parte!” ma, spesso, essa viene dimentica dando per assodato che il giorno delle nozze cada immancabilmente di Domenica. Questa, però, non può essere una regola intransigente perché c’è anche quella coppia che, per esigenze lavorative o personali, voglia sposarsi durante un giorno della settimana ma cos’è meglio scegliere quando uno dei due futuri sposi è superstizioso? Data la citazione di prima, è assolutamente da scartare il Martedì ed il Venerdì perché il primo è il giorno del Dio della Guerra, il secondo è quello in cui vennero creati gli Spiriti Maligni.
Resta, pertanto, da scegliere tra gli quattro giorni della settimana. Tra di essi, il lunedì ed il mercoledì sono considerati giorni positivi poiché generatori di salute e di fortuna; al contrario, il giovedì ed il sabato porterebbero male soprattutto per la sposa che, in un futuro prossimo, potrebbe essere colpita da profondi dispiaceri.
In conclusione, per quel che riguarda il mese da prediligere non vi è una regola ben precisa perché tutte le mensilità hanno in sé note positive ad eccezione di Maggio e di Luglio che preannuncerebbero fatiche e lavoro duro per guadagnarsi da vivere.
Gli sposi superstiziosi del 2017, ancora indecisi sulla data del Sì, possono allora annotarsi il 26 aprile, qualora preferiscano apportare tanta gioia nel proprio matrimonio; il 7 agosto, invece, è riservato a coloro che amano una vita sana ma al contempo ricca di cambiamenti; il 5 dicembre, infine, è indicato per gli inguaribili romantici affinché la loro unione possa essere eterna.
Da ricordare, però, che, qualsiasi data si scelga, ciò che fa la differenza maggiore è la voglia di camminare insieme verso il futuro.